A Miane nel Trevigiano ci si può sposare direttamente al ristorante

Il Comune ha dato il via libera alla celebrazione di matrimoni civili in una sala riservata. Il sindaco del paese: «Così aiutiamo anche i locali e il turismo»

MIANE( TREVISO). A Miane ci si può sposare direttamente in ristorante, da “Gigetto”. Una comodità non da poco per le coppie che vogliono accorciare la distanza tra la cerimonia e il pranzo, annullando i tempi morti in cui gli sposini sono impegnati con le fotografie, e gli invitati costretti a ingannare il tempo nell’attesa di potersi sedere a tavola.

Ma anche una scelta che per qualcuno è discutibile: va bene che si tratta del rito civile, per il quale le sedi a disposizione stanno ormai proliferando, ma giurarsi amore eterno tra lo spiedo e il tiramisù rischierebbe di svilire un altro po’ il significato del matrimonio.

Fatto sta che dallo scorso 26 maggio, per delibera del Comune di Miane è possibile celebrare il rito civile anche all’interno del ristorante “Da Gigetto” di via Cava, con tanto di tariffe già fissate: 100 euro per i giorni feriali, 180 per festivi e prefestivi. Le coppie potevano già contare sui portici del “Brolo”, un’appendice di Gigetto staccata dal ristorante, e all’aria aperta.

Stavolta, si concede l’autorizzazione per sposarsi all’interno del locale vero e proprio, in una sala dedicata. Se non è un caso unico, poco ci manca. Nessuna preferenza per Gigetto, ci mancherebbe: il Comune ha dato la possibilità a tutti gli esercizi pubblici di fare richiesta per diventare una sede di matrimonio, finora Gigetto – anche per ragioni di spazi – è l’unico ad aver aderito.

«Abbiamo deciso, in questo modo, di concedere una possibilità in più a tutti i nostri ristoratori, per agevolare la loro attività» spiega il sindaco di Miane, Angela Colmellere «se si celebra già al ristorante, è tutto più comodo. Lo leggo come un supporto alle nostre attività produttive. Chiunque può fare la domanda, poi è la Prefettura che autorizza: servono spazi adeguati, adattabili alle celebrazioni, e motivazioni convincenti».

Insomma, l’intento dell’iniziativa è soprattutto economico. E turistico, spiega ancora il primo cittadino: «Miane è al centro della Strada del Vino, facciamo di tutto per far conoscere le specialità del nostro territorio. Io mi metto a disposizione, come sindaco, per tutti i giorni della settimana in cui le coppie facciano richiesta. Con i soldi incassati dalle celebrazioni, rinforzeremo il capitolo di bilancio dedicato ai progetti sociali».

Il ristorante non è l’unica sede “curiosa” per la celebrazione di matrimoni. A Farra aveva destato stupore, per esempio, la possibilità di dirsi «sì» direttamente sul colle del San Gallo, tra boschi e vigneti. Ma ci si può sposare anche al Molinetto della Croda di Refrontolo, o sulle rive del Piave a Falzè di Sernaglia. Le coppie che scelgono sedi alternative al municipio sono sempre di più.

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