A maggio tornano i mitici Giochi della gioventù a Treviso

Sospesi nel 1996, erano stati ripristinati nel 2017, poi basta. Coinvolti gli alunni delle quinte elementari, negli anni successivi la manifestazione sarà estesa

Mattia Toffoletto
La presentazione del progetto dei Giochi della Gioventù a Ca' Sugana
La presentazione del progetto dei Giochi della Gioventù a Ca' Sugana

Lotta alla dispersione e sostegno all’inclusione, allontanando gli scolari dai fenomeni di devianza giovanile, baby gang e non solo: più di 150 laboratori in tre anni a beneficio di oltre duemila minori dei cinque istituti comprensivi di Treviso. Con la ciliegina del ritorno, già a maggio 2024, dei Giochi della Gioventù, inizialmente solo per gli alunni di quinta elementare, nei prossimi anni anche per altre fasce d'età.

I Giochi della Gioventù erano stati sospesi nel 1996, poi erano tornati con una formula rivista soltanto per un anno, il 2017.

Il progetto – denominato “Vicinanze” – gode di 700 mila euro fra fondi ministeriali e di fondazioni bancarie messi a disposizione dall’impresa sociale “Con i bambini”. Si aprirà anzitutto la scuola in orario pomeridiano, favorendo la socializzazione: dalla robotica al teatro, dai percorsi di potenziamento a quelli ludico-sportivi.

Capofila è la cooperativa La Esse, ma sono 23 i partner coinvolti: dal Comune di Treviso all’Ulss 2, dai cinque comprensivi (Stefanini, Martini, Coletti, Felissent, Serena) alle parrocchie, dalla Uisp all’università Cattolica di Milano, dall’Auser ad altre associazioni.

Il progetto prende forma sull’onda lunga della denatalità, che sta svuotando le scuole, ma anche per l’alta concentrazione di alunni stranieri, che in alcuni plessi del capoluogo raggiungono percentuali fra il 35% e il 70%: 1.302 gli alunni con cittadinanza non italiana – dati 2021 – nella fascia d’età scolare 5-14 anni.

Il progetto permetterà anche l’organizzazione di eventi: il 23 maggio tornerà il concerto al teatro comunale, riunendo 300 studenti delle medie. Un’opportunità che riguarda pure i genitori: 600 i nuclei familiari coinvolti, oltre a 100 insegnanti e altrettanti volontari. «Il progetto rafforzerà il legame fra scuola e territorio, nonché le sinergie fra istituti comprensivi», commenta Gloria Sernagiotto, assessore comunale all’Istruzione.

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