A Combai su il sipario sul Verdiso, “fratello” del Prosecco e non solo
la festa
Non di solo Prosecco. A Combai si è alzato il sipario sulla trentesima edizione di “è Verdiso”. A fare gli onori di casa è stata la presidente della Pro Loco, Maria Vittoria Moro, che ha subito ringraziato i volontari che negli ultimi tre decenni si sono alternati all’interno dell’associazione e che hanno contribuito a innescare un meccanismo virtuoso che, a Combai in particolare, che privilegia il turismo esperienziale a quello mordi e fuggi. La kermesse, organizzata da Pro Loco e associazione “Amici del Verdiso”, rientra nel cartellone della Primavera del Prosecco, dove tuttavia si distingue per la proposta di un vino autoctono e di nicchia: «È importante», ha ribadito il presidente dell’Unpli Giovanni Follador, «che sulle nostre colline convivano peculiarità che vanno oltre il Prosecco».
Con la trentesima edizione di “è Verdiso” è tornato in azione il “Torchio Solidale” che a distanza di cento anni, grazie alla collaborazione di tutte le associazioni combattentistiche del comune di Miane, ha ripreso attivamente la sua missione. Si tratta del torchio originale con il quale, immediatamente dopo la fine della Grande Guerra, un gruppo di reduci si offriva ai vinicoltori della zona per lavori “a domicilio”. In cambio chiedevano di trattenere una parte del mosto, che una volta vinificato veniva venduto e il cui ricavato era condiviso fra le famiglie più bisognose. Oggi la storia si ripete. Le bottiglie di vino Verdiso sono in vendita nel Salone delle Feste di piazza Brunelli. Il ricavato sarà devoluto alla scuola elementare di Miane. L’altra sera sono stati premiati i produttori di Verdiso. Si tratta di: Al Roccolo di Combai, Lino Ballancin di Solighetto, Giovanni Barazza di Cappella Maggiore, Borgo Antico di Ogliano, Borgo Col Vini di Follina, Paolo Buosi di Refrontolo, Conte Collalto di Susegana, Crodi Laura Stefani di Combai, Fratelli Zambon di Colfosco, Luigi Gregoletto di Premaor, Itas Cerletti di Conegliano, La Capuccina di Refrontolo, Le Manzane di San Pietro di Feletto, Marcello Lucchetta di Conegliano, Perlage di Soligo, Calistro Riva di Santo Stefano di Valdobbiadene, Rive Col de Fer di Caneva, Antonio Salatin di Cordignano, San Martino di Col San Martino, Serre di Combai, Vincenzo Toffoli di Refrontolo. —
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