A Castelfranco la pista ciclabile senza collegamenti

CASTELFRANCO. La Fiab (Federazione italiana Amici della Bicicletta) di Castelfranco contesta il tratto di ciclabile dall’incrocio di Barbesin verso Salvarosa. «Basta dare vita a stralci di ciclabile scollegati. Razionalizziamo i percorsi». A far infuriare la Fiab è lo scollegamento del tratto di ciclabile, che nei pressi dell’incrocio Barbesin, è privo di segnaletica idonea al transito di ciclisti e pedoni.
«Bisogna pensare a una nuova gerarchia all’interno della mobilità sostenibile», osserva il direttivo, «Speriamo che l’amministrazione rivaluti e intervenga nuovamente sul luogo per dare senso compiuto al progetto. Bisogna promuovere all’interno del tessuto urbano, degli strumenti di programmazione territoriale il cui fine è migliorare l’accessibilità pedonale e ciclabile a qualsivoglia vettore di trasporto sia pubblico che privato».
Poi una considerazione sugli automobilisti: «La Fiab non odia gli automobilisti: vorremmo riuscire a spostare il dibattito su una democratizzazione degli spazi di viabilità, ponendo al centro la persona e non gli interessi dei negozianti o delle aziende stradali». L’appello a un dignitoso intervento nel breve tratto di ciclabile che parte dall’incrocio Barbesin arriva deciso all’amministrazione di Castelfranco: «Si colleghi il breve tratto all’incrocio Barbesin con una dignitosa segnaletica».
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