Zatta alla Fir: «Così davvero non va»
Norme-cappio sugli stranieri e il mondiale sovrapposto alla Celtic League

«A questo punto vogliamo confrontarci con la Fir, è chiaro che queste norme condizionano in maniera pesante le nostre scelte, la nostra programmazione tecnica». Amerino Zatta, presidente del Benetton rugby, non nasconde tutte le sue preccupazioni per la prossima stagione. Una stagione che per il Benetton sarà di nuovo molto «internazionale».
Da un lato le nuove regole varate dalla Fir per la Celtic League 2011/12 (forse non più Magners, arriva la Fiat; forse nemmeno celtica, rimbalzano voci su un' etichetta «Pro 12») al capitolo «giocatori stranieri» sono fonte di pensieri. E non pochi. Teoricamente, sparisce ogni tetto di tesseramento. Le due franchigie italiane possono averne in rosa quanti ne vogliono. Ma attenzione, il loro impiego in campo, nel XV titolare, andrà contingentato in maniera molto rigida. Non più di 5 nel XV titolare: non più di uno in prima linea; uno in seconda; uno in terza, uno fra mediana ed estremo, uno fra centri e ali. Per il Benetton rivoluzione copernicana. Basti pensare alla mediana: non potranno giocare assieme Botes e De Waal. E Williams? potrà giocare solo con mediana Semenzato-Burton o Gori-Burton. Ben poche vie d'uscita, a meno di un'equiparazione per Botes, da 3 anni in Italia (ma deve essere chiamato in azzurro...). O, nel pack, per Van Zyl. In ogni caso, si restringono gli spazi per Dingo Williams. A lui nessuno rinuncia, perché è uno dei simboli dei «leoni», ma in Ghirada lo spettro di scelte dolorose non è più un tabù. Dall'altro, il calendario varato dal board della Celtic non fa sconti. Si parte il 3 settembre, i primi sei turni sono in contemporanea al mondiale dove l'Italia di Mallett non avrà meno di 12 «leoni». E 5 di questi fra terze e seconde... Chi scenderà in campo? Un mese e mezzo di sofferenza: vanno fatti i conti anche con i vincoli Fir sugli stranieri. Utopico ripetere i 4 successi dello scorso autunno, anche con i giocatori dell'Eccellenza in prestito a gettone. Una strada tutta in salita. A meno di modifiche o deroghe. Il primo provvedimento adottato in Ghirada è stato lo stop alla campagna acquisti, dove spicca la disponibilità di Masi e Festuccia a rientrare in Italia. «Inevitabile congelare ogni movimento - continua Zatta - Queste norme rimettono in discussione molti contratti già siglati con i giocatori per la prossima stagione. Noi ci siamo impegnati un anno fa, non sapendo di queste novità».
Nazionali under 20.
Sei trevigiani al primo raduno dell'Italia under 20, che comincia l'avventura dei mondiali di giugno in Veneto: Bocchi, Kudin, Fuser, Zanini e Cosulich (Benetton), Favaro (Tarvisium). Fuori lista, ma per infortunio, Faraon e Visentin (Benetton). (a.p.)
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