Treviso calcio sceglie Pierfrancesco Strano come direttore sportivo: obiettivo serie C

Il Treviso calcio punta alla Serie C con il nuovo ds Pierfrancesco Strano, 33 anni, esperto in scouting. Il club biancoceleste vuole vincere il campionato di Serie D e costruire una squadra giovane e solida per il futuro

Andrea Dossi
Pierfrancesco Strano
Pierfrancesco Strano

Il Treviso sceglie Pierfrancesco Strano, con il nuovo direttore sportivo si punta alla Serie C. Il club biancoceleste annuncia ufficialmente un cambio di rotta ambizioso con l'incarico di ds affidato a Pierfrancesco Strano, 33 anni, romano, con un recente passato da responsabile scouting all'Avellino.

L'obiettivo per la prossima stagione 2025-2026 è quello di vincere il campionato di Serie D e conquistare un posto tra i professionisti. L'annuncio, avvenuto questa mattina al Tenni, ha visto la presenza del Vicepresidente Alessandro Botter e dello staff dirigenziale. L'arrivo di Strano, già operativo da settimane, segna l'inizio di un nuovo progetto sportivo che promette di portare una ventata di rinnovamento e ambizione in casa biancoceleste.

Pierfrancesco Strano nuovo ds del Treviso calcio: “Vogliamo giocatori ambiziosi e innamorati del club”

Nonostante la giovane età, Pierfrancesco Strano vanta oltre dieci anni di esperienza nel mondo del calcio. La sua carriera è iniziato nel settore giovanile delle società capitoline e proseguite con l'ottenimento del patentino da direttore sportivo già a 28 anni. La sua specializzazione nel mondo dello scouting non è passata inosservata a Giorgio Perinetti, noto direttore sportivo, con cui ha collaborato al Venezia, al Genoa, al Siena e al Brescia.

Prima dell'esperienza avellinese, Strano ha lavorato anche con il Palermo e il Parma, affiancando il ds Daniele Faggiano. «Per la prossima stagione ci saranno poche conferme rispetto all’organico che ha affrontato il campionato appena concluso – sono le prime parole del nuovo ds Strano - Il nostro obiettivo, infatti, è quello di inserire giovani di prospettiva, soprattutto di proprietà, per iniziare un processo di patrimonializzazione del club. Naturalmente affiancheremo agli under anche over con esperienza in quanto vogliamo un mix solido di giocatori che possa permettere di costruire una base duratura negli anni e che ci consenta di riportare quanto prima il Treviso nel calcio professionistico che merita».

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