Trevigiani, Abderrahim è il primo marocchino

TREVISO. Il ciclismo nell’era globale apre le porte all’Africa che pedala. Entra a far parte dell'organico del Team Unieuro 2017 il promettente marocchino Zahiri Abderrahim. Scalatore puro nato 20...

TREVISO. Il ciclismo nell’era globale apre le porte all’Africa che pedala. Entra a far parte dell'organico del Team Unieuro 2017 il promettente marocchino Zahiri Abderrahim. Scalatore puro nato 20 anni fa a Mrirte, in provincia di Fes, per tre anni è cresciuto al centro mondiale del ciclismo dell'Uci ad Aigle, in Svizzera, con la formazione bluarancio mira ad accrescere il proprio palmares che denota una già buona esperienza internazionale.

Nel corso di questa stagione ha vinto una tappa del Tour della Costa d’Avorio, ha chiuso 31° in classifica generale al Tour de l'Avenir, ha partecipato a numerose gare con la squadra nazionale marocchina, in particolare in Francia. 159 cm per 57 kg, pedala da quando ha 7 anni, trascorre il tempo libero leggendo, camminando in montagna e divertendosi con la mountain bike.

«Il ciclismo per me è una grande ambizione, per arrivare in alto. Ho scoperto la bici grazie a un vicino di casa che praticava questo sport e mi ha trasmesso questa passione. La prima gara in sella ad una mountain bike, a 11 anni. Nel 2017 mi piacerebbe vincere qualche tappa in una gara importante per regalare una grande soddisfazione a chi mi ha dato fiducia».

Zahiri Abderrahin non sarà l’unico straniero della Trevigiani. La formazione presieduta da Ettore Renato Barzi ha già annunciato i bulgari Andreev, Mitev e Rusenov, il portoghese Almeida e lo spagno Viejo. Ma non mancano i talenti italiani, come Riccardo Cenghialta. «Mi sono avvicinato al ciclismo guardando il Giro d’Italia e facendo qualche giro in bici con mio padre. Ho cominciato da G4 con la Mainetti e ho disputato la mia prima gara nell'aprile 2006 nel paese dove abito tuttora, Brendola, nel trofeo in memoria di Amilcare Tronca. Nella prossima stagione vorrei essere di aiuto ai miei nuovi compagni di squadra, dopo un'annata che non è andata come avrei voluto. E se mi sarà data la possibilità proverò a raggiungere qualche piazzamento o, meglio ancora, una vittoria in prima persona» racconta Riccardo, campione italiano della cronometro a squadre juniores 2015. (s.b.)

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