Sessanta chilometri attraverso la Marca E il Giro va in salita

Il fanclub di Vendrame: «Abbiamo una vela tutta per lui» Zonta (Federciclo): «Fiocchi rosa e addobbi ovunque» 
Mattia Toffoletto

Mattia Toffoletto / TREVISO

Congedata Verona, la magia del Giro s'allunga oggi sulla Marca. Sessanta chilometri di emozioni nella Cittadella-Monte Zoncolan.

Una giornata che gli enfants du pays della carovana, prim’ancora degli appassionati, hanno segnato in calendario da tempo: l’occasione per una fugace visita parenti, per godersi la festa dei tifosi, per riapprezzare le strade percorse migliaia di volte in allenamento. Non si quota il nome del corridore che farà schizzare l’applausometro: a Ponte della Priula e San Vendemiano, davanti al ristorante “Da John”, sede del Fans Club, si raduneranno i sostenitori di Andrea Vendrame, stoccatore giovedì nella tappa di Bagno di Romagna e nome gettonato per la fuga nella frazione odierna con epilogo sul mostro carnico.

«Una vittoria da cardiopalma», racconta Lorena Dalla Cia, anima del Fans Club, «Me la sono goduta da vicino, ero in Romagna per lavoro. Pur di vedermi il finale, ho parcheggiato la macchina lontanissimo… Ci ha messo gambe, testa, cervello. Una vittoria alla Vendrame, come quando da dilettante sbancava il Belvedere. Saremo lì con striscioni e bandiere, abbiamo una vela tutta per lui davanti alla sede del Fans Club».

L’altro regionale della tappa è Davide Cimolai, quarto ieri nella volata di Verona, ma già capace di due secondi posti al Giro 104: friulano d’origine, abita da un paio d’anni a Villa di Villa. I suoi tifosi non passeranno inosservati, ma sono già pronti a replicare lunedì, quando la corsa rosa decollerà da Sacile. Da non scordare la folta rappresentanza di direttori sportivi trevigiani: da Paolo Slongo della Trek a Matteo Tosatto della Ineos, da Stefano Zanatta dell’Eolo-Kometa a Franco Pellizotti della Bahrain. Il passaggio della truppa rosa in zona Conegliano avrà il profumo dell’aria di casa per l’ex pro’ “Pelli”, che abita a Mareno ed è legato a doppio filo alla Marca da oltre 20 anni. La tappa numero 14 scatta alle 11.32 da Cittadella, già sede nel 2020 del Tricolore pro'. L’ingresso nella Marca avrà luogo alle 11.54: provinciale 667, a Castelfranco. Poi Montebelluna, con la sfilata in Corso Mazzini, fra le 12.16 e le 12.19: si celebrerà il ventennale dalla tappa rosa vinta sotto il diluvio da Matteo Tosatto nel 2001. Poi Venegazzù e Volpago, quindi Arcade (12.35) dove il Giro era già transitato nel 2018 (arrivo a Nervesa) e hanno fatto le cose in grande: «Fiocchi rosa e addobbi ovunque, anzitutto alla rotonda», precisa Moreno Zonta, consigliere Federciclo Treviso e arcadese doc, «Hanno collaborato le scuole, ci sono i disegni dei bambini. Una particolarità: gli striscioni resteranno appesi fino al 6 giugno, quando avremo una giornata dedicata al ciclismo rosa».

I girini, a passo spedito, devieranno sulla Pontebbana, lambendo Conegliano (ore 12.59). Orsago ultimo Comune toccato, poi il Pordenonese. Chiusura sullo Zoncolan, giornata da escarabajos. Tutti attendono Bernal sulle pendenze da urlo della montagna simbolo della Carnia. —

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