Rugby, Paese, colpaccio a Roma:un piede in A/2
Playoff promozione agrodolci: Casale «stecca» in casa

Paese ha un piede e mezzo in A/2, Casale «stecca» la prima in casa, e ora dovrà veramente sperare nel colpaccio per salire di categoria.
Il responso del primo turno dei playoff di serie B esalta la concretezza dei canguri di Gianni Zaffalon, che hanno espugnato Roma di autorità, con un match molto pragmatico e un controllo del campo assoluto, come testimoniano i soli 3 punti subiti in 80 minuti.
Casale perde in casa per 25-17, contro la corazzata Romagna, di fatto una franchigia della cadetteria con il quartier generale a Cesena. I «caimani» di coach Walter Secolo hanno messo in campo tutto quello cui erano in possesso: forza mentale, fisica, astuzia, per contrastare l'unica squadra di B imbattuta sul rettangolo d'erba in tutta la stagione.
Il risultato non rende merito al Casale, che soprattutto nella prima frazione di gioco aveva imbrigliato in modo impeccabile il gioco del Romagna, con due mete di ottima fattura. Romagna però non mollava la presa, e alla fine siglava 3 mete, e ipotecava il match sul + 15. Tardiva la meta di Furin, allo scadere, che però aveva il merito di riportare a -8 il Casale e rendere il punteggio meno bugiardo. Ora Bot e compagni dovranno fare il colpaccio nel ritorno: non basta vincere, bisognerà farlo senza concedere il bonus difensivo. Casale può passare anche con meno di 4 mete, ma deve vincere con 9 o più punti. Oppure centrare il bonus offensivo (5 mete), ma senza concedere bonus agli avversari. E comunque con 9 o più punti.
La giornata calda, la tensione emotiva, e la prestanza fisica degli avversari hanno aiutato i romagnoli: i casalesi ci hanno messo del loro con errori difensivi deprecabili. E in attacco qualche paallone sprecato grida vendetta...
A Roma, al centro sportivo «Capitolina», Paese ha firmato invece un successo fondamentale. 11-3 al fischio finale di Pennè. Il match è vissuto sullo scontro dei pack, ma il miglior gioco è stato di Paese, tatticamente impeccabile. L'unica meta del match è arrivata su errore di rimessa dai 22 metri dei romani: pallone stoppato, e Gigliodoro schiacciava.
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