Rudy Project fa festa con i campioni

TREVISO. È stata una sfilata di stelle dello sport incastonata nei riflessi della città lagunare per eccellenza, Venezia, quella che ha visto alcuni dei maggiori atleti – italiani ed internazionali – festeggiare assieme alla famiglia Barbazza i primi 30 anni di attività della trevigiana Rudy Project. Fondata nel 1985, l’azienda che ha sede a Treviso è una delle eccellenze del Made in Italy per gli sportivi di tutto il mondo, i cui prodotti vengono utilizzati negli sport più diversi (dal ciclismo al triathlon, dal golf al running, dal trekking alla vela, solo per citarne alcuni). A marzo 2014 era stato inaugurato il concept store di Montebelluna, in via Feltrina, al quale aveva presenziato in qualità di madrina Katherine Kelly Lang, la Brooke Logan della serie tv Beautiful ora triatleta e stilista, che aveva corso la Gran Fondo Pinarello indossando proprio occhiali e caschetto Rudy Project. Quest’anno, tra gli “ambasciatori” Ruby Project presenti al party per i trant’anni, agli Antichi Granai Cipriani nell’isola di Giudecca, c’erano Moreno Argentin, ex ciclista di San Donà di Piave, il ginnasta Juri Chechi, i motociclisti Kevin Schwantz, Aleix Espargaro, Scott Redding e Bradley Smith (rispettivamente secondo e terzo al recente Grand Premio di San Marino), Raniero Testa, campione di tiro a volo, Federico Pellegrino, fondista, Alessandro Degasperi, fresco del terzo posto all’Ironman di Zurigo, il podista padovano Ruggero Pertile e il triatleta Ivan Risti. «È stata una forte emozione incontrare molti personaggi che hanno fatto la storia del nostro brand e i tanti clienti ed amici che ci sono sempre stati vicini in questa grande avventura» ha detto Cristiano Barbazza, presidente e amministratore delegato di Rudy Project, che ha brindato ai 30 anni assieme ai numerosi ospiti e collaboratori. «Non potevamo scegliere location migliore» sottolinea Barbazza «per festeggiare i nostri primi trent’anni considerando che siamo ambasciatori del Made in Italy in tutto il mondo». Rudy Project esporta infatti il 90% del proprio fatturato in più di 70 paesi: produce e distribuisce occhiali da sole, vista-sole, caschi, maschere di altissimo livello tecnico. Nata con l'obiettivo di migliorare le performance degli atleti e degli appassionati di tutto il mondo, Rudy Project investe costantemente nello sviluppo di nuovi materiali e tecnologie. Durante la serata, la giuria composta dagli atleti presenti ha premiato il vincitore del concorso “My Rudy Challenge”, Luca Vanni di Milano, (al secondo posto il montebellunese Simone Gobbo): un progetto che ha permesso a tanti atleti non professionisti di raccontare le proprie performance sportive.
Chiara Bortolato
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