Rally della Marca, ancora una zampata del Re Leone

La dura legge del Re Leone non fa sconti a nessuno. Il campione in carica del Trofeo Rally Asfalto, dopo aver già dominato le prime due gare stagionali del girone A (Aosta e Lanterna), ha voluto fermamente dimostrare la sua supremazia anche agli attori del girone B, tanto per far capire che alle finali di Reggio Emilia e Como sarà lui a dettare legge, a meno che la dea bendata non gli silenzi la formidabile Citroen C4 Wrc preparata dalla Tam Auto. Certo il divario finale di soli 19”1 da Porro dopo 126 km di prove speciali cronometrate potrebbe far pensare a un certo equilibrio di valori. In realtà non c’è mai stata storia, nel 29. Rally della Marca, e lo stesso Porro ha tranquillamente affermato che «Re ha giocato come il gatto col topo. Quando gli è servito spingere, l’ha fatto, marcando il distacco di valori in campo. Lui è velocissimo e la sua è la migliore macchina del lotto».
Non che le Ford Focus Wrc in circolazione vadano piano, però devono essere in condizioni perfette per dare battaglia alla doppia spiga. Il terzo in classifica, Corrado Fontana, è staccato di 1’11”9, ma capace di siglare il miglior tempo in quattro prove, pareggiando il conto degli scratch con Re, mentre Porro è stato il più veloce solo nell’ultimo passaggio su “Castelli”. Gara praticamente asciutta, anche se nel sottobosco l’asfalto era ancora viscido. Più di qualcuno è andato in tilt azzardando le gomme, come Marco Silva che per la sua Focus Wrc ha calzato... scarpe da pioggia e ha perso parecchio tempo prima di tornare a cambiarle all’assistenza. In più ci si è messa la frizione a fargli tre volte uno scherzo in partenza, costretto a partire ad handicap.
Però, si sa, i rally sono spesso sfide tirate, intense, dove si prendono anche rischi notevoli. Come è capitato ad Alfonso Di Benedetto, finito fuori strada sulla prima di “Castelli”. Era nervoso il siciliano, causa foratura sul “Monte Tomba”. La sua Peugeot 207 S2000 pareva poter combattere ad armi pari con quella di Andrea Biasiotto, ispiratissimo già nella notturna dello “Zadraring” di Bigolino. Fuori causa “Fofo”, a “mister Prosecco” assieme alla moglie Anna Tomasi è bastato andare via liscio senza forzare per stare costantemente davanti a tutti nella sua categoria, chiudendo con un prestigioso settimo posto assoluto nella gara di casa, quella che consacra i trevigiani volanti. Delusione invece per Ivano Cenedese, appiedato dalla frizione sul primo “Tomba” quando già aveva messo in riga gli avversari della sua Clio R3C. Infine, soddisfatto al traguardo Rudy Scopel con Alice De Marco: il driver di Possagno, 14. assoluto, si è aggiudicato il trofeo Clio di Marca dedicato alle scadute omologazioni.
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