Pessotto: due vittorie per la Rinascita

Si dice che i ciclisti abbiano sette vite come i gatti. La vicenda a lieto fine di cui è stato protagonista Yuri Pessotto può confermarlo. Il diciassettenne di Codognè, junior della Rinascita Ormelle Pinarello, rilanciata dai fratelli Nardin della cantina Borgo Molino, sta conoscendo un momento magico di forma. Yuri, infatti, lunedì ha conseguito la seconda vittoria stagionale nel primo mese di gare del 2013 Dopo il successo al Memorial Mion a Orsago, il velocista si è imposto nel 61º Gp Martiri della libertà a San Bellino, in provincia di Rovigo. Ottimamente pilotato dal treno della Rinascita Ormelle, il cui ultimo e prezioso vagone è costituito da Fabio Baronti, Pessotto è con la corsa rodigina che ha un feeling particolare. A San Bellino, infatti, aveva trionfato già nel 2012 ma quanta acqua è passata sotto i ponti in un anno. In dodici mesi Yuri, studente del quarto anno dell’Itis Galileo di Conegliano con specializzazione in meccanica, ha rischiato di perdere la vita: il 24 giugno 2012, al Trofeo Fiaschi internazionale di Prato, per poco non finiva decapitato. «Inseguivo i battistrada in un gruppetto di sette corridori» racconta Yuri «Nell’affrontare una rotatoria sono scivolato e, rimessomi in sella, ho notato che il freno posteriore toccava la ruota. Mentre pedalavo a bassa velocità, ho abbassato la testa girandomi per sistemare il freno. Non mi ero accorto di un’auto parcheggiata a bordo strada». L’impatto è stato terribile. «Ho infranto il lunotto posteriore, infilando la testa nell’auto» ricorda Pessotto «Sono subito uscito ma nel risalire in bicicletta ho notato che perdevo tanto sangue. Pensavo di essermi spezzato un dente, invece una scheggia del lunotto, rimasta appesa all’auto, mi aveva tagliato il collo». La corsa disperata all’ospedale di Prato, la ricucitura dei muscoli del collo con 15 punti di sutura e i tre giorni di ricovero ora sono solo un lontano ricordo per quel ragazzone che, tre volte tricolore da esordiente, ora pensa solo a conquistare un posto in nazionale.
Giacinto Bevilacqua
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