Paola Pezzo, quella zip birichina che avvicinò l'Italia alla mountain bike

ATLANTA ’96 Paola Pezzo verso l’oro olimpico con il body aperto passato alla storia La veronese è nella Marca per i mondiali marathon
ATLANTA ’96 Paola Pezzo verso l’oro olimpico con il body aperto passato alla storia La veronese è nella Marca per i mondiali marathon
 
MONTEBELLUNA.
Chi non ricorda quella famosa «zip» quasi completamente abbassata, che liberò il décolleté e lasciò intravvedere il seno? Quel gesto di abbassare la cerniera del body, al momento del trionfo? Per i pochi «smemorati»... erano le Olimpiadi di Atlanta 1996, debutto a cinque cerchi della mountain bike, specialità cross country: Paola Pezzo conquistava la medaglia d'oro, poi bissata quattro anni dopo a Sydney. Quel giorno l'Italia scoprì il fuoristrada: il grande pubblico, storicamente più avvezzo alle ruote sottili, si avvicinò con curiosità al vivace mondo del rampichino. Tutto partì dal quel sigillo olimpico.
 E negli anni successivi un po' tutti guardammo con interesse alle imprese della fuoriclasse veronese. «Sicuramente fu una svolta importante per la nostra disciplina - commenta Paola Pezzo - Fa piacere riparlarne ancora oggi. Molte più ragazze conobbero la mtb e decisero magari di praticarla. Da quel giorno, il movimento è cresciuto, sono aumentati i tesserati, ma ha bisogno sempre di nuove occasioni di visibilità. E a distanza di 15 anni, pensare che siamo prossimi a vivere in casa un mondiale marathon, è significativo: dobbiamo essere orgogliosi, noi della mtb, di chi è riuscito, in tre anni, ad organizzare qui un tricolore, un europeo e adesso l'iride. Ci sarà anche la tivù e l'evento garantirà una preziosa vetrina. Anche per il Montello, in chiave futura».  La 42enne di Boscochiesanuova, biolimpionica e vincitrice di due ori mondiali, è un'icona della mountain bike italiana. Si trova in questi giorni a Montebelluna: da due anni collabora con la federazione, operando a stretto contatto con il ct Hubert Pallhuber. Segue le fanciulle fin dalla categoria allieve e si è occupata della selezione delle azzurre che parteciperanno al mondiale. Per di più sarà «madrina» della cerimonia inaugurale, sfilando domani con altri 4 campioni dello sport.  «Abbiamo inserito - dice - in nazionale anche delle giovani, guardando al futuro. Bisogna crederci. Quanto al mondiale, il podio sarebbe una sorpresa. Mentre un grande risultato sarebbe arrivare fra le prime dieci: quello è l'obiettivo. Si era pensato a convocare la nostra punta del cross country, Eva Lechner, facendo però nel contempo una valutazione legata alla Coppa del Mondo di specialità. E visto l'esito delle ultime prove, che l'hanno portata a lottare in classifica per il podio, si è deciso di optare per quest'ultima: così domenica volerà in America».  Sulla gara maschile la Pezzo chiosa: «Celestino ha grandi possibilità, un ragazzo serio e preparato. Dovrà essere molto concentrato e correre bene fin dall'inizio. Saranno da contrastare eventuali fughe».

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