Milano-Firenze al remo-ergometro 15 km più del record precedente

 LIVORNO.
Ci vuole un fisico bestiale e una volontà coranica per resistere 24 ore svegli a battersi per un record mondiale di coppia al remoergometro. Vogando nel chiuso di una palestra, il display della distanza che stai facendo negli occhi, il muro come sfondo e alternandosi sul sedile ogni 10-5 minuti. La trevigiana Sara Baran e il livornese Mauro Martelli hanno abbattuto il muro della sofferenza, arrivando a spingere il record mondiale pesi leggeri a 328,596 km, oltre 15 km meglio del primato precedente (313,28 km) detenuto da due americani, e 32 km sopra il limite raggiunto da una coppia uomo-donna inglese (296,656 km), l'obiettivo minimo che si erano prefissi.  44 anni e funzionario commerciale della Lavazza lui, 33 anni, impiegata in una ditta di vigilanza e soprattutto figlia d'arte lei. Il padre, 67 anni ben portati, ha seguito tutto il record. Una passione di famiglia, quella di vogare, che Sara ha ereditato e sostenuto alla grande, protagonista in nazionale e nelle gare tricolori. Mauro Martelli invece ha un passato autarchico, più naif: tesserato per i Vvf Tomei, voga dal 1991 e, dopo aver gareggiato nei gozzi del Palio Marinaro e in altre competizioni a sedile fisso, ha... sposato il remoergometro e il coastal rowing. Molto impegnato nel sociale, Martelli ha avuto la pazza idea di questa 24 ore, riuscendo a coinvolgere Sara Baran.  Appena partiti (giudice arbitro Marco Marconcini), sono andati subito sopra la distanza record, ma nella notte - a 6 ore e 20' dalla fine - Martelli ha avuto una crisi terribile, dovuta a mancanza di sali. «Non sentivo più le gambe, erano totalmente bloccate - dice - Così ho dovuto remare solo di braccia e schiena, come i gozzi di una volta».  Sara invece ha avuto qualche difficoltà nelle ultime due ore. «Mio padre Primo è stato eccezionale: non ha chiuso occhio per 24 ore, poi si è anche messo a guidare la macchina fino a Treviso».

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