Il Leinster si arrabbia e il Benetton-2 sparisce

Rugby Pro-12: a Dublino finisce male, ma fino alla meta di Muccignat...

DUBLINO

Un’ora quasi alla pari con i dominatori del Rabo Direct, poi lo schianto, inevitabile ancorchè troppo punitivo. Il Benetton esce con 40 punti sulla groppa, ma anche a testa alta: e non è un controsenso. La sua figura davanti a 17.000 tifosi avversari Treviso l’ha fatta, peccato che nei 20 minuti finali sia finito il propellente; solo lì il Leinster ha potuto maramaldeggiare. Ad ogni modo, con i 15 azzurri fuori, a chi ha giocato va ogni elogio per l’abnegazione che ci ha messo nella trasferta più dura, in casa dei primi.

I Leoni mettono subito da parte, ammesso che l’abbiano mai avuto, ogni timore reverenziale ed entrano in campo decisi a vendere cara la pelle. Il primo tempo lo conferma: il Leinster preme, ma l’argine trevigiano regge abbastanza bene: dopo il primo calcio di Nacewa («tenuto» di De Jager), Alberto Di Bernardo si ispira... a Burton e pareggia su pregevole drop. Non passano tre minuti e Ian Madigan, l’apertura, trova la prima meta inserendosi fra Galon e Chillon. Smith, come se non bastassero tutte le assenze che già deve accusare, è costretto a sostituzioni anticipate: infortunio per Rouyet, più tardi fuori anche Chillon, uno dei «permit», non in sintonia con Di Bernardo. Allora dentro Simon Picone nel ruolo delle sue origini. Dopo che Di Bernardo fallisce il 6-8, Nacewa fissa il 3-11: ma, è un fatto, i primi della classe soffrono l’aggressività dei biancoverdi, che si avvalgono del buon lavoro di Bernabò in touche e di un pack che spreme il massimo possibile.

Inizia la ripresa, con il gradito ritorno di Gonzalo Garcia (Pratichetti va all’ala) e il Benetton preme a pochi metri dalla meta, ci va anche molto vicino, resta lì finchè Nitoglia fa «in avanti». Occasione persa. Come quella del secondo calcio fallito da Di Bernardo, nel momento migliore della sua squadra. Non altrettanto dicasi di Nacewa, che incrementa dalla piazzola sul 3-14. Insomma, Treviso gioca, il Leinster fa punti. Ma i punti finalmente arrivano anche per i bravissimi ragazzi di Smith: grande touche trovata da Williams, mischia vinta e la prima linea confeziona la meta: Pedrito Di Santo fissa il 2 contro 1 e serve all’ala… Matteo Muccignat che plana sulla bandierina.

La replica degli Irish però non tarda: tutto nasce da un break di Carr fermato a fatica nei 22, azione alimentata dai trequarti finchè di forza Strauss non va a sfondare. E, come spesso succede, a questo punto le gambe cedono, la fatica del continuo tamponare si paga tutta ed il punteggio diventa più severo del meritato: Nacewa, poi è Cooney a sfondare dopo soprannumero, ed arriva anche il bonus, quindi allo scadere Carr nell’uno contro uno contro Williams. Quando si è chiusi dal pronostico l’importante è uscire dal campo sapendo di aver fatto il possibile, e il Benetton ieri, nelle condizioni in cui s’è trovato, tanto di più non poteva fare. Appuntamento ora il 18 a Monigo con il Munster: tornerà qualcuno dei nazionali e l’erba amica aiuterà ad affrontare un’altra grande big della lega celtica.

Le altre: Warriors-Scarlets 19-9 (ieri). Oggi: Ulster-Dragons, Blues-Connacht, Edinburgh-Ospreys. Rinviata per neve (si doveva giocare domenica) all’11 marzo: Aironi-Munster.

Silvano Focarelli

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