Granfondo: pedalando con i campioni

TREVISO. La prima volta senza Giovanni Pinarello, la quarta senza Andrea Pinarello, regista de LaPina Cycling Marathon fino al 2011. La granfondo di Treviso si appresta a scrivere il capitolo numero 19. È nata nel 1997 per il regalo dei 75 anni a Giovanni Pinarello, è arrivata a celebrare Nani e il figlio Andrea, che l’ha fatta conoscere in tutto il mondo. Domenica l’appuntamento per i quasi 4.000 ciclisti che celebrano la festa del ciclismo. Sì, perché, dopo l’immancabile appuntamento di primavera con il Giro d’Italia (la Cicli Pinarello è sponsor della Rcs, ndr), LaPina è diventata il campionato del mondo della pedivella trevigiana. Ieri la famiglia Pinarello, Fausto, Carla e Gloria Piovesan con la piccola Anna Andrea e Ida Gobbo, hanno svelato la edizione numero 19 della manifestazione, ma Fausto Pinarello guarda già al prossimo anno quando verrà celebrato il ventennale in grande stile. «L’obiettivo è di portare a pedalare a Treviso più gente possibile» afferma Pinarello «anche per scopi commerciali, perché no? Abbiamo cambiato ancora il percorso, ma il prossimo anno verrà nuovamente variato e sarà una grande festa». La Granfondo Pinarello è l’ultima tappa del Gran Prix Maglia Nera dedicato al ricordo di Giovanni Pinarello e fa parte del Prestigio Nazionale.
I numeri sono considerevoli. Per ora gli iscritti sono 3.500, di cui 2.000 arrivano da fuori regione. 300 sono donne, 450 sono stranieri che provengono da 32 paesi, tra questi gli Usa, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Giappone, Russia Colombia, Indonesia e Singapore. 300 clienti Pinarello pedaleranno sulla bicicletta Dogma K8.
Due i tracciati. Il percorso lungo misura 157 chilometri: si torna sul San Boldo e si affronta il Praderadego dal versante nord, ovvero quello più duro. Quindi, trampolino di lancio verso il finale, la salita della Presa XIV del Montello. La mediofondo si sviluppa sulla distanza di 114,2 chilometri: «Un percorso velocissimo» spiega Ivan Piol «con le rampe di Colle di Guarda, Zuel di Qua, Combai e Presa XIV del Montello». Via alle 7,45 da Porta San Tomaso.
Tra i big al via i prof Pellizotti, Modolo, Bandiera, Boem, Coledan e Viviani e i medagliati olimpici Rossi, Chechi, Fauner, Pittin, Zorzi, Poli, Salvato con Bruseghin, la sciatrice Putzer e Ivan Origone che detiene il record del chilometro lanciato a 252 chilometri all’ora. Prologo venerdì sera con l’Expo in piazza del Grano.
Sandro Bolognini
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso