Giro 2018: una “tappa del Piave”

Ciclismo. Ipotesi di una Nervesa-Sappada nella prossima corsa rosa, dedicata alla Grande Guerra
Sfida tra il Piave, Cronoscalata Sappada - Sorgenti del Piave, 29 giugno 2014. Atleti in azione. Photo by FotoSolero.------------------------.FOTO SOLERO.Via Hoffe 38 - 32047 Sappada (BL) Italy
Sfida tra il Piave, Cronoscalata Sappada - Sorgenti del Piave, 29 giugno 2014. Atleti in azione. Photo by FotoSolero.------------------------.FOTO SOLERO.Via Hoffe 38 - 32047 Sappada (BL) Italy

BELLUNO. Una tappa Nervesa-Sappada nel Giro d’Italia 2018. Per ora solo indiscrezioni, ma l’ipotesi è fondata. Di certo ritorna un traguardo della corsa rosa sulle Dolomiti Bellunesi. Sta prendendo forma in queste settimane l’edizione 2018 dell’evento Rcs e sono tanti gli indizi che portano ai piedi del Peralba. L’idea è quella di far arrivare il Giro a Sappada oppure qualche chilometro più su, alle Sorgenti del Piave, in concomitanza con il centenario della Grande Guerra.

In questo senso il 2018 potrebbe è l’ultimo anno utile e quella di Sappada potrebbe essere una tappa dalla grande suggestione sia per questioni tecniche e paesaggistiche sia, appunto, per motivazioni storiche: l’ipotesi alla quale si sta lavorando (e in questo senso dovrebbe esserci un incontro la prossima settimana) è quella di una “tappa del Piave” che ripercorra a ritroso il fiume sacro alla patria, sulle sponde del quale nel 1918 si decisero le sorti della prima guerra mondiale. Le date presumibili per l’arrivo a Sappada sono venerdì 18 oppure sabato 19 maggio: la corsa dovrebbe partire dalla provincia di Treviso e in particolare da un altro dei luoghi cruciali del conflitto di un secolo fa, vale a dire il Montello. Prima dell’approdo a Sappada logica vuole che siano inserite delle asperità e in questo è suggestiva l’ipotesi che il Giro proponga un inedito, vale a dire l’ascesa dalla frazione di Mare a Forcella Zovo, in comune di San Pietro di Cadore: una salita di poco più di sei chilometri con una pendenza media di quelle che fanno davvero male, superiore al 10 %, con un tratto che supera il 20. Salita, dunque, che potrebbe decidere le sorti della tappa. Da Forcella Zovo, posta a 1600 metri di altitudine, si scenderebbe poi in Val Visdende e da qui si salirebbe verso Sappada. Suggestivo e dai contenuti tecnici importanti sarebbe l’arrivo alle Sorgenti del Piave, lungo la Val Sesis, un’ascesa di 9 chilometri, con pendenza media al 6 % e punte del 15 %.

La strada, però, è parecchio stretta e questo potrebbe essere un limite non da poco per una logistica d’arrivo formato maxi come quella della carovana del Giro d’Italia. La tappa di Sappada potrebbe essere seguita dall’arrivo-monstre dello Zoncolan. La salita carnica potrebbe essere affrontata da un versante inedito, quello di Priola. Diverse le ipotesi allo studio per le fasi iniziali e centrali della tappa che potrebbero proporre anche la salita verso l’Altopiano di Razzo, in comune di Vigo di Cadore. Quasi certe le tappe di Sappada e dello Zoncolan, un punto di domanda riguarda la terza frazione “dolomitica”: Trentino? Alto Adige? Di nuovo Veneto? Grappa addio? – Al momento sembra essere tramontata l’ipotesi di un arrivo sul Grappa lungo la Valle di Seren. Non è escluso però un passaggio lungo un altro dei luoghi simbolo del primo conflitto mondiale.


 

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