E il Treviso prepara un altro «colpo»: Cirelli
Trattative avviate per portare in società l’ex team manager della Benetton basket
Il prossimo «colpo grosso» del Treviso potrebbe non essere un giocatore, ma un dirigente: Andrea Cirelli. La trattativa è avviata, con la «benedizione» della Benetton basket, e potrebbe avere a ore un epilogo positivo. E, al di là di ogni inevitabile riferimento al recente caso Lorbek-Cuccarolo vissuto in prima persona dall’interessato, si tratterebbe comunque di un passo fondamentale per la società biancoceleste, da tempo alla ricerca di un salto di qualità. E’ davvero un’estate all’insegna delle continue novità in casa del Treviso. Prima sotto l’aspetto tecnico, con il ritorno in panchina dei fratelli Bepi e Albino Pillon; poi sul fronte giocatori, con l’arrivo di nomi importanti come Scaglia, Trotta e Baccin, tanto per citarne alcuni.
Ma il vero «cambiamento» potrebbe arrivare adesso a livello dirigenziale. Si è parlato a lungo negli ultimi mesi di possibili nuovi innesti in società, ci si era soffermati su nomi di ipotetici soci da affiancare al presidente Setten (Mosole su tutti). La situazione invece è rimasta in stand by. Ora però si apre una nuova pista, quella di nuove figure da inserire nello staff dirigenziale, e il nome bomba, decisamente a sorpresa, è quello conosciutissimo di Andrea Cirelli. L’ex team manager della Benetton Basket, salito nei mesi scorsi alle cronache, suo malgrado, per il coinvolgimento nel caso Lorbek, attualmente è stato sospeso da ogni attività federale per 3 anni e 4 mesi, a decorrere dal 21 marzo scorso, pena che scadrà quindi il 21 luglio 2010, quanto basta per fargli cercare altre esperienze nel mondo sportivo di alto livello. Un’esperienza che potrebbe rimetterlo in gioco dopo i noti fatti che hanno portato alla penalizzazione della Benetton.
I tifosi e gli appassionati trevigiani, in realtà, non hanno mai condannato «Ciro», anche alla luce di una sentenza che lo stesso avvocato dell’ex dirigente della Ghirada, Alessandro Gracis, definì come «un accanimento pazzesco contro una società che ha investito decine di miliardi anche nel lato sociale dello sport, un’offesa verso una persona come Gilberto Benetton che ha dato impegno, disponibilità e soldi allo sport italiano».
La trattativa si è mossa in grande segreto nelle scorse settimane, e solo negli ultimi due giorni, durante una serie di riunioni societarie, si è discusso l’ok del consiglio. Non è ancora certo quale sarebbe il ruolo di Cirelli all’interno del Treviso, ma il direttore generale Giovanni Gardini, che ne caldeggia l’ingresso, a campionato concluso aveva parlato di crescita da fare soprattutto in ambito professionale all’interno della società, ed è certamente anche su questa strada che si basa il progetto triennale iniziato con il ritorno di Pillon.
Così anche a livello societario la società di via Foscolo acquisirebbe una pedina importante, di grande esperienza, un braccio destro prezioso proprio per Gardini. La professionalità e la managerialità di Cirelli infatti non si discutono: come team manager biancoverde e come spalla di Maurizio Gherardini è stato alla base della crescita e dei successi del marchio Benetton nella pallacanestro a livello italiano ed europeo. Dopo essere cresciuto e aver lavorato alla Fortitudo, società cestistica della sua Bologna, Cirelli approdò in Ghirada nel 1991, e nelle 17 stagioni vissute nell’entourage biancoverde ha contribuito in prima persona a tutti i successi che compongono il palmarés della Benetton, ovvero 5 scudetti, 8 coppe Italia, 2 coppe Europa e 5 supercoppe italiane.
Nell’inverno scorso, subito dopo la vittoria della Coppa Italia, la Benetton e Cirelli furono investiti dal caso Lorbek, scaturito per una «retrodatazione» di documento avvenuta, dice l’accusa, anche per mano di Cirelli, che è stato licenziato preventivamente dalla società biancoverde lo scorso 24 febbraio. Ora il Treviso gli offrirebbe una grande chance.
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