Carrera al timone Juve. È il Massimo

Il pasticcio scommesse blocca Conte, l’ex Treviso guida la Signora in Supercoppa
Italian head coach Antonio Conte (R) of Fc Juventus celebrates with his assistent Massimo Carrera (L) during Italian Serie A soccer match between Cagliari and Juventus at Nereo Rocco Stadium in Trieste,Italy, 6 May 2012. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Italian head coach Antonio Conte (R) of Fc Juventus celebrates with his assistent Massimo Carrera (L) during Italian Serie A soccer match between Cagliari and Juventus at Nereo Rocco Stadium in Trieste,Italy, 6 May 2012. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

La battuta nasce spontanea: finalmente Massimo ha fatto... Carrera. E sintetizza con efficacia la svolta che l'inatteso (e imprevisto) approdo sulla panchina della Juventus, può imprimere al percorso calcistico dell'ex centrale difensivo del Treviso. Perché Massimo Carrera da Sesto San Giovanni, classe 1964, dopo il battesimo in amichevole con il Malaga, farà le veci di Antonio Conte (complice il coinvolgimento per omessa denuncia del tecnico campione d'Italia nell'affaire-calcioscommesse) anche sabato al Nido d'Uccello di Pechino, nella finale di Supercoppa fra i bianconeri e il Napoli. Già coordinatore tecnico del settore giovanile, per Massimo è l'occasione della vita. Sebbene dettata da circostanze forzate e non volute. E i tifosi biancocelesti, probabilmente, lo ricordano bene: giocò con il Treviso una stagione, torneo di serie B 2004/2005, con la prima squadra timonata prima da D'Astoli e poi da Bepi Pillon. Fu forse una delle ultime annate felici per il club di via Foscolo: trascinato dai brasiliani Barreto e Reginaldo, il Treviso giunse alle semifinali playoff, e malgrado l'eliminazione, causa disgrazie altrui (la retrocessione per illecito del Genoa nonché le inadempienze economiche di Torino e Perugia), ottenne poi in estate la storica promozione a tavolino in A. Carrera non era titolare e collezionò comunque 12 presenze: doveva essere a fine carriera, avendo già 40 anni. Tuttavia, nell'ottobre 2005, vero highlander, firmò ancora con la Pro Vercelli, dove rimase fino al 2008.

La lettura degli archivi ci ha riportato con la memoria al vittorioso 4-1 del Treviso sul campo del Catanzaro del 21 maggio 2005 (doppietta di Daniele Bellotto), successo che diede la quasi certezza dell'accesso ai playoff: in quella partita, si misero in luce le seconde linee e, fra queste, anche un ottimo Carrera, quasi 41enne, all'esordio dal primo minuto con il “Baffo” di Campocroce.

Ma il suo nome è legato soprattutto alla Juve, dove militò dal 1991 al '96 (con Trapattoni e Lippi), e all'Atalanta, dove è stato capitano per sette stagioni e gli hanno dedicato pure una canzone che riecheggia l'arcinota “Maledetta primavera” di Loretta Goggi. L'incontro, e conseguente amicizia fra Carrera e Conte, risale all'estate '91: si ritrovano alla Juventus, l'uno proveniente dal Bari e l'altro dal Lecce.

Adesso, al Bird's Nest di Pechino, i riflettori saranno puntati anche su di lui.

Mattia Toffoletto

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