Carlet: «Questa gara merita un mondiale»

VILLA DI CORDIGNANO. «Il mondiale under 23 a Villa di Cordignano? Il percorso c’è, gli sponsor forse». Gongola Gianfranco Carlet, patron del Giro del Belvedere, una volta incassati i complimenti convinti dello staff della Rai per la qualità dell’organizzazione dell’internazionale di Pasquetta. Già Premio Cycling Real Time 2014, il Giro del Belvedere ieri è stato applaudito da 8 mila appassionati al traguardo e altri 3 mila sul Montaner. «Meglio di così non poteva andare: bel tempo, tanto pubblico, grande corsa» prosegue Carlet «Siamo all’altezza di organizzare un campionato italiano e anche un mondiale su questo percorso. Certo, la classica di Pasquetta non si può toccare perciò bisognerebbe organizzare un’altra corsa nel periodo del tricolore o dell’iride. Vedremo». Vedrà anche Marino Amadori, commissario tecnico della nazionale italiana under 23, che sulle Conche ha riempito di appunti il suo taccuino: oggi verranno diramate le convocazioni per il Fiandre di sabato e per i successivi appuntamenti internazionali in Francia e in Olanda. «Sono felicissimo che abbia vinto un italiano» esordisce l’ex professionista «Dopo quanto visto al Trofeo Piva, c’era di che preoccuparsi. Sono soddisfatto perché vari italiani hanno corso bene. Vendrame ha sentito aria di casa e ha compiuto una grande impresa. È andato forte in salita e sul passo ha resistito a un certo Power. Speriamo si confermi nel corso della stagione: essendo un terzo anno lo terrò d’occhio». Infine il vincitore, Andrea Vendrame, l’autentica sorpresa della giornata. «Al Belvedere tenevo a fare bene» spiega il passista scalatore della Zalf «In queste settimane ho provato più volte il percorso ma non partivo per vincere. In corsa, però, mi sono sentito bene e ho provato il tutto per tutto sul Montaner. Nella prima ascesa ho portato via un drappello, nella seconda ho attaccato a fondo gettandomi giù in discesa senza pensarci. Bisognava provare ad anticipare la concorrenza e, grazie al lavoro della squadra, è andata bene». A Villa è nata una stella? «É presto per dirlo» si schermisce Vendrame, cresciuto nel Santa Lucia di Piave prima di passare per il San Vendemiano e il Bianchin «L’esperienza fra i continental della Marchiol mi ha insegnato come si corre e come ci si alimenta. Punto a fare bene nell’arco della stagione senza mai dimenticare di aiutare i compagni di squadra, poi festeggeremo con quanto sarò riuscito a ottenere».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso