Bruseghin: «Doping? No, infortunato»
Il ciclista indagato a Mantova salta il Giro ma si difende: «Non c'entro con l'Epo»

TERZO NEL 2008. Marzio Bruseghin infortunato è fuori dal Giro d’Italia
VITTORIO VENETO.
«Anche se potevo risultare ospite poco gradito, la mia mancata partecipazione al Giro è legata a un problema fisico, un nervo della spalla che mi tormenta da venerdì. Non sono sospeso dal team e potrei correre anche all'estero la prossima settimana». Marzio Bruseghin è fra i 5 trevigiani indagati dalla Procura di Mantova nell'inchiesta sulla Lampre e il farmacista Nigrelli.
Il 36enne di Piadera, terzo al Giro 2008 e appassionato di asini, dopo 8 edizioni consecutive (ultima assenza nel 2002), non sarà al via della corsa rosa che scatterà sabato da Venaria Reale. A differenza dell'ex iridato Alessandro Ballan, «sospeso» come il compagno Santambrogio dall'americana Bmc, lo scalatore della spagnola Movistar tecnicamente potrebbe schierarsi al via di una delle prossime gare. Ma è anche evidente che nessuno degli indagati dell'inchiesta mantovana sarà al via del Giro... «Ci tengo a precisare che non è una sospensione e senza questo guaio alla spalla, avrei potuto gareggiare paradossalmente sabato prossimo in Spagna - prosegue Bruseghin -. Il motivo principale della mia assenza è fisico, poi è anche vero che l'infortunio ha coinciso con le notizie dell'indagine riportate dai giornali. Ma non è questo che ha influito sulla decisione del team, che, ripeto, non mi ha sospeso né fermato. L'organizzatore non può decidere di non far correre un atleta solo perché indagato». E sul caso-Contador, al via del Giro, ma sul quale pende un ricorso al Tas: «Giusto che corra. Ad oggi, è innocente e ha tutto il diritto di farlo. Non lo sappiamo: il Tas potrà esprimersi in un senso o nell'altro. Ma se la mia presenza era poco gradita, per l'indagine di Mantova, ci vorrebbe però coerenza e questo principio dovrebbe valere per tutti... A meno che con Contador non se ne faccia un discorso di business». Ieri la stampa nazionale ha pubblicato stralci di intercettazioni riguardanti proprio Bruseghin: «Le ho lette, per la prima volta, stamattina (ieri, ndr) come tutti. Da un anno a questa parte, non sono stato più contattato, quando avrei potuto chiarire e spiegare tutto in pochi minuti. Ma ditemi di cosa sono accusato... Mi avevano chiamato, un anno fa, durante il Giro, poi basta. E faccio un appello ai tifosi: aspettate un giudizio definitivo prima di trarre conclusioni, solo alla fine potrete farvi un'opinione di Marzio come atleta e persona. Non ho bisogno di difendermi, la presunzione d'innocenza vale per tutti».
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