Battilana, con il tricolore trova la nazionale croata

MONASTIER. Piccoli talenti crescono. E già a 15 anni, c’è il rischio di perderli. Eric Battilana, centrocampista di Monastier, ha vinto lo scudetto con i Giovanissimi dell’Inter, piegando 4-3 il...

MONASTIER. Piccoli talenti crescono. E già a 15 anni, c’è il rischio di perderli. Eric Battilana, centrocampista di Monastier, ha vinto lo scudetto con i Giovanissimi dell’Inter, piegando 4-3 il Parma ai supplementari. Se le nazionali azzurre non l’hanno mai preso in considerazione, viceversa le sue qualità non sono passate inosservate oltre confine: l’Under 15 croata gli ha già garantito uno stage. Mamma Svetlana è di Parenzo, dove fin da piccolo trascorre le vacanze. Il doppio passaporto gli permette di scegliere. «Posso ancora decidere, finora sono stato selezionato solo per un raduno», racconta, «Spero in una chiamata azzurra, ma mi andrebbe bene continuare anche con la nazionale croata. L’importante è essere convocato». E devono essere state allora contrastanti le sensazioni provate nel match Italia-Croazia, quando fece da raccattapalle a San Siro. «A fine primo tempo, invitai un giocatore croato a passarmi il pallone», svela l’aneddoto, «Ma non comprese l’italiano, perciò glielo chiesi nella sua lingua. Mi guardò stupito». Non è un caso che Battilana guardi al nerazzurro Kovacic come modello, anche se tifo e idolo di sempre cozzano con il presente interista e le sue caratteristiche di interdittore: «Sono juventino, il riferimento è sempre stato Pirlo». Molto prima di trionfare a Chianciano, il 15enne mediano si era fatto largo nel calcio trevigiano, contando sul decisivo contributo dell’allenatore Fabio Bezer. «Dopo gli esordi da portiere a Monastier, lo incontrai all’Olmi Callalta», ricorda, «Ci trasferimmo poi a Pordenone, il mister abitava vicino e mi portava in auto. Un’esperienza impegnativa, ma determinante: io del 2.000 giocavo con i ’98, l’Inter si accorse di me e mi promise di accogliermi due anni dopo». Aspettando il grande salto, militò una stagione nella Liventina, vincendo il girone con i Giovanissimi Sperimentali di Alberto De Nardi. Nidiata magica: oltre a Battilana, decollarono Schmalbach (Atalanta), Pessot (Juventus), Seno (Genoa) e Telesi (Sampdoria). «Il titolo è la gioia più bella che potesse capitarmi a 15 anni, una vittoria che può arrivare anche una sola volta nella vita», riflette Battilana. Che la prossima stagione cercherà spazio con gli Allievi, ma intanto si gode l’estate. Presto partirà, manco a dirlo, per la Croazia. (m.t.)

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