Baseball. Il guantone di Stefano: «Sogno le Olimpiadi e i New York Mets»

Baseball. Censi, 18enne di San Vendemiano, è un prodigio «Voglio gli Usa: studio Kershaw, lanciatore dei Dodgers» 
SAN VENDEMIANO. Il prodigio coneglianese del baseball sogna le Olimpiadi e un contratto con una squadra americana nella Major League. Di strada, Stefano Censi, 18enne di San Vendemiano, ne ha fatta, da quando, quasi 10 anni fa, ha preso per la prima volta mazza e guantoni e si è innamorato di questo sport “a stelle e strisce”. Ora infatti è arrivato al Parma Clima Baseball che milita nella Ibl (Italian Baseball League), la massima serie italiana. Capace di lanciare la palla a 92 miglia orarie (circa 145 chilometri all’ora), Censi vanta anche il titolo di campione italiano studentesco nel lancio del vortex (in seconda media ha lanciato l’attrezzo fino a 88,50 metri).


Nato nel Conegliano Baseball dove il presidente-allenatore Giovanni Forno gli ha “regalato” non solo gli insegnamenti tecnici, ma soprattutto il fuoco della passione vera per questo sport “un po’ strano” a 14 anni è approdato nella rinomata Accademia del Baseball di Tirrenia. Ragazzo, allievo e cadetto gialloblù, nel 2016 ha indossato la divisa dello Junior Parma, quest’anno ha giocato in serie A con l’Oltretorrente, fino alla chiamata nel Parma Clima Baseball nella massima serie nazionale. «Sogno di arrivare a firmare un contratto con una squadra americana, magari i New York Mets, il mio team del cuore e di arrivare alle Olimpiadi. Il mio modello è Clayton Kershaw, lanciatore dei Los Angeles Dodgers, che potremmo definire l’ “Alessandro Del Piero” del baseball», racconta Censi.


Il sanvendemianese, che fa della velocità del lancio e degli effetti i suoi punti di forza, vanta, nella sua carriera, l’argento europeo con l’Italia under 18 conquistato lo scorso anno in Spagna (Stefano è stato lanciatore azzurro anche al mondiale under 12 nel 2011 a Taiwan, al mondiale under 15 in Messico nel 2013 e nel 2014). Diversi i tornei che ha disputato con la selezione europea in America e in Repubblica Domenicana. Lo studente di ragioneria (a settembre inizierà l’ultimo anno, quello del diploma) racconta con passione e amore il baseball.


«È uno sport bellissimo, diverso dal solito, magari non molto usuale in Italia - dice Censi - inizialmente può sembrare un po’ complicato, ma una volta che si inizia a giocare si impara presto. A me piace molto anche perché coniuga lo sport di squadra con aspetti individuali». Prossima fermata, per Stefano, saranno i Mondiali Under 18 in programma in Canada dal primo all'11 settembre. Per sognare, sempre con mazza e guantoni.


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