Treviso ricorda i 1.600 morti del bombardamento del 7 aprile 1944
I rintocchi della campana della Torre civica, le lacrime dei sopravvissuti e il ricorso perché non avvenga più. Conte: «Pensiamo alle bombe che dilaniano l’Europa»

Presente anche il ministro alla Giustizia, Carlo Nordio, alla cerimonia, venerdì 7 aprile, in ricordo delle 1.600 vittime del bombardamento che 79 anni fa segnò per sempre la città.
«Treviso lancia un messaggio di pace a tutto il mondo, la commemorazione è oggi monito per vivere in pace. Pensando alle bombe che cadono oggi in Europa, come se l’umanità non avesse compreso la lezione del passato», le parole del sindaco Mario Conte, prendendo per mano Bertilla Casarin, 90 anni a maggio, che ben ricorda tuttora il bombardamento.
Carlo Nordio: «Oggi non ci sono maggioranza né opposizione, ricordo i miei genitori che si rifugiarono in cantina all’arrivo dei bombardieri».
Prima c’era stata la deposizione della corona d’alloro davanti alla lapide commemorativa sotto lo Scalone dei Trecento, quindi la cerimonia in piazza dei Signori con le letture degli studenti delle medie Stefanini e i rintocchi struggenti della campana della Torre Civica.
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