Treviso, la mostra “Maddalena e la Croce” prorogata di due mesi

Già più di 22 mila visitatori all’esposizione allestita al Museo di Santa Caterina, chiusura spostata al 14 settembre. Un collezionista concede al Bailo il Tobiolo di Martini

Marina Grasso
Nella mostra allestita nel Museo di Santa Margherita è presente anche una sezione dedicata alla Maddalena nel cinema
Nella mostra allestita nel Museo di Santa Margherita è presente anche una sezione dedicata alla Maddalena nel cinema

Dopo aver superato la soglia dei 22 mila visitatori in poco più di due mesi, la mostra “La Maddalena e la Croce” al Museo di Santa Caterina di Treviso non chiuderà il 13 luglio come previsto, ma resterà aperta fino al 14 settembre.

Ad anticiparlo è Fabrizio Malachin, direttore dei Musei Civici e curatore dell’esposizione: «L’afflusso continuo di pubblico e i riscontri raccolti ci hanno spinto a offrire per tutta l’estate questo percorso che intreccia arte, spiritualità e identità femminile attraverso secoli di storia e rappresentazione».

Le opere e l’IA

In mostra oltre cento opere, in parte appartenenti alle collezioni dei Musei Civici – tra cui alcune sculture lignee medievali recentemente valorizzate – e in parte frutto di prestiti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere: dipinti, sculture, fotografie e installazioni che ripercorrono la figura di Maria Maddalena dal Medioevo all’età contemporanea, con numerose opere raramente esposte o inedite, come il Guercino ritrovato dopo 200 anni di oblio.

Presenti anche una sezione dedicata alla Maddalena nel cinema, una all’arte generata con l’IA e una colonna sonora da Jesus Christ Superstar ad Antonello Venditti.

La donazione

Una mostra che, tra i molteplici aspetti, evidenzia anche il ruolo crescente delle sinergie tra patrimonio cittadino, prestiti istituzionali e contributi dei collezionisti privati. Tanto che Malachin anticipa anche il desiderio di un collezionista locale di concedere in prestito a lungo termine al Museo Bailo un grande gesso di Arturo Martini, raffigurante il Tobiolo, che si è recentemente aggiudicato all’asta dell’ex patrimonio di Veneto Banca per 200 mila euro.

L’esposizione

«Lo esporremo nel chiostro al primo piano, accanto a una ventina di opere di Martini prestate da un altro collezionista e che impreziosiranno la più grande collezione al mondo di opere di Martini che il Bailo può vantare».

E sottolinea: «Saranno in dialogo con le opere della collezione Selvatico che occupano gli altri tre lati del chiostro, anch’esse recentemente donate ai Musei. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i gesti di condivisione: segnali importanti di una comunità che riconosce nei suoi musei un luogo vivo, autorevole». —

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso