Sui pedali contro la crisi Subito boom di visitatori

Mountain bike, super tecnologiche, elettriche: ci sono bici per tutte le passioni Ieri è stato l’elicotterista Gianni Bugno ad aprire il salone dedicato al settore
Di Toni Frigo

PADOVA. Chapeau, passa un campione. Anzi un doppio campione del mondo. È l'elicotterista Gianni Bugno ad aprire le feste del salone della bici a Padova. I politici ci restano male, i più furbi si mettono vicino, così un po' di luce illumina anche loro, agli occhi degli addetti ai lavori.

Le dive restano loro, le bici da corsa, ormai elettroniche anche nei minimi accessori e fatte di una sceltissima fibra di carbonio che solo un'azienda, di Taiwan vedi un po’, è in grado di produrre. Le giovani miss sono invece le cosiddette “scatto fisso” con cui i ragazzi si lanciano in competizioni urbane, colori fluo anche nei cerchi, ma con qualche problema rispetto al codice della strada. In mezzo ci sta di tutto, per un totale di 500 e più stand. E ci mancherebbe, visti i tempi di gloria per le bici, specie per quanto riguarda il loro uso urbano e per il successo della variante elettrica. Ma se l'uso è in crescita e le vendite hanno superato le immatricolazioni delle nuove auto, non per questo l'industria della bici gode di piena salute. Non quanto potrebbe sembrare. Sono calate dell'8,2% le vendite (1.750.000 nel 2011, 1.606.014 nel 2012) e continua a calare (ma qui c'entrano anche l'automazione e la produzione ormai quasi tutta estera dei telai: Cina per quelli da città e da mtb, Taiwan per quelli da corsa) il numero degli addetti, che dal 2000 al 2011 era letteralmente dimezzato. Comunque le bici da corsa, incredibilmente, sono in aumento, specie al femminile. E tutto ciò nonostante il costo: ci vuol niente a cavar di tasca quasi diecimila per assicurarsene una su misura. Di questo e di molto altro - la fantasia e la tecnologia continuano a produrre nuove idee - si parla all’ExpoBici della Fiera di Padova, aperto da ieri fino a domani. La manifestazione, dopo la precoce scomparsa della sua omologa di Milano, è rimasta l'unica del genere in Italia ed è giunta alla sesta edizione con un exploit incredibile. Perchè Padova batte Milano? Semplicemente perchè il distretto specifico è qui, nel Veneto, nel triangolo magico Treviso-Vicenza-Padova (Padova ha 63 imprese ed è prima in Italia, seguita da Vicenza con 57, mentre Treviso vanta la Ferrari del settore, la Pinarello).

La “fiera” del ciclo è servita. Ce n'è da ubriacarsi e la si può vivere come un “mall” monotematico con tanto di ristorazione e parco- sosta-bambini. Oltre 500 espositori su 20.000 metri quadri. 1.500 i bikers che venerdì hanno preso d’assalto i Colli Euganei per partecipare al test day (le case costruttrici fanno provare le novità ai futuri clienti) e per toccare con mano tutti i “fenomeni” 2014, specie nel settore competizione.

Non c’è dubbio che, eliminata la concorrenza milanese (nonchè quella più occulta del Motor show bolognese), i visitatori di quest’anno saranno molti di più dei 47.000 dello scorso 2012. Tra pubblico e operatori professionali.

Dicevamo che il mondo delle biciclette, pur crescendo nell’amore del pubblico (cresce l’uso urbano dei velocipedi), non si sottrae alla crisi mondiale. Il settore delle due ruote pedalate resiste meglio di altri. E se la produzione scende di 2.190.075 unità, è invece positivo il trend della componentistica: l’export ha un fatturato di 463 milioni di euro con un +15%, mentre l'import totalizza 302 milioni di euro: la bilancia commerciale di bici e parti per ha riportato un +4,5%. Insomma, anche se i telai hanno gli occhi a mandorla, le bici arricchiscono i produttori italiani. Ed ExpoBici 2013 propone anche modelli, tendenze, novità, accessori, abbigliamento... Ce n’é per ogni “pedalista”. Super tecnologiche da corsa, mountain bike (settore in perenne crescita a svantaggio delle city), di tendenza, olandesine, elettriche e “follie”, tipo bici da barca, pieghevoli, con telai ovoidali eccetera. Curiosità? Una assolutamente regionale, proposta dalla storica Wilier Triestina: la nuova collezione con i nomi di alcune città venete, Asolo, Bassano, Marostica, Rossano e Cittadella. Altro settore nuovo è quello delle scatto-fisso e delle sorelline “bike polo” (lo sport del polo applicato al pedale): “Macro-Fixed Gear & Bike Polo Show” è denominata l’area che, oltre a ospitare un torneo di bike polo, consente ai produttori di queste fluo-bici di mettere in mostra le loro “creature”. E ci sono pure percorsi dove si possono sperimentare le novità 2014: dall’mtb park a quello su strada lungo 6 chilometri.

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