Spresiano, 2.000 euro agli immigrati che se ne vanno
Duemila euro per le famiglie di stranieri indigenti che lasciano Spresiano per trasferirsi altrove. E’ la proposta choc dell’assessore al Sociale Manola Spolverato: «Dare un bonus alle famiglie dove nessuno lavora purchè se ne vadano costa all’amministrazione meno che garantire i contributi economici per il pagamento di affitto, utenze, alimenti e cure mediche» dice.

MANIFESTAZIONE CONTRO IL RAZZISMO - Lavoratori immigrati alla Electrolux di Susegana
Solo qualche settimana fa l’amministrazione di Spresiano aveva annunciato l’erogazione di contributi comunali riservati alle famiglie dove entrambi i coniugi parlano italiano.
«La conoscenza della lingua è indispensabile alla convivenza e all’integrazione - aveva detto l’assessore Spolverato - Uno straniero vive e causa numerosi disagi se non parla italiano quando si confronta nella scuola, nel mondo del lavoro, negli uffici pubblici e nella vita di tutti i giorni. Purtroppo però l’integrazione rischia di essere un traguardo ancora lontano, specie per le donne».
Ora l’assessore al Sociale ha studiato una nuova proposta, destinata a sollevare un vespaio di polemiche: un contributo di duemila euro alle famiglie di immigrati rimasti senza lavoro che lasciano il comune di Spresiano per trasferirsi altrove, dove gli affitti costano meno.
Manola Spolverato lo chiama «contributo di inserimento», in realtà si tratta di una sorta di bonus destinato agli indigenti purchè se ne vadano. «Non è possibile che il comune si trovi costretto a mantenere a proprie spese quelle persone che, pur avendo perso il posto di lavoro, continuano ad avere il permesso di soggiorno valido e quindi possono restare in Italia. Il bonus costa meno che garantire il sostentamento degli stranieri - chiarisce l’assessore - Quando i bilanci sono risicati, se l’amministrazione decide di privilegiare una fascia di popolazione piuttosto che un’altra, è in dovere anche di dire quali sono i tagli nel sociale. Se do fondi agli stranieri, tolgo risorse a tutti gli altri cittadini».
Argomenti:immigrazione
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video