Così Stefani ha battuto Manildo (anche) sui social
L’analisi di Youtrend sulla campagna elettorale social dei due principali candidati: ecco come Stefani e Manildo hanno raccolto follower e gestito la comunicazione su Facebook e Instagram. E come Szumski ha rafforzato la propria posizione, pur con limiti tecnici

Quanto i due principali candidati a Palazzo Balbi hanno presidiato i social in questa campagna elettorale? Youtrend li ha monitorati.
Alberto Stefani, portabandiera del centrodestra, è arrivato al giorno del voto con un seguito social quasi quattro volte superiore a quello di Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra. Tra le cause certamente le cariche precedenti del neo eletto presidente della Regione, la differenza anagrafica tra i due candidati, ma anche il modo in cui è stata condotta la campagna sui social in cui il seguito è andato a crescere in modo importante a favore di Stefani che ha raccolto nel corso delle settimane verso il voto quasi 29 mila follower.

Eppure, come ha evidenziato Marina Carone di Youtrend, «E’ stato Manildo il candidato che ha presidiato maggiormente i social con una media di 2,5 contenuti al giorno. Ma è anche vero che con l’aumento delle pubblicazioni può diminuire il numero delle interazioni. La strategia di Manildo, insomma, non ha stimolato le interazioni. Stefani, per contro, ha pubblicato meno ma generato maggiore poi interesse: più condivisioni, più like, più interazioni. Il candidato del centrodestra ha garantito un presidio inferiore ma più efficiente del canale digitale».
Il post di Manildo che ha stimolato più interazioni è stato quello in cui aveva annunciato il nome del futuro assessore alla Sanità, mentre quello di Stefani era relativo al commento della notizia dell’uomo che aveva sparato a un ladro e non era stato indagato in provincia di Rovigo. E poi le parole dei social media. Manildo ha maggiormente usato nei suoi post Regione, Veneto, futuro, oggi, lavoro, giovani, Stefani, Vannacci. L’avversario, invece, Veneto, veneti, Regione, grazie, mano, insieme, cittadini.


Ma a stupire è Szumski. Per la campagna elettorale il candidato di Resistere Veneto ha usato la propria pagina Facebook personale con 60 mila follower, e non una pagina dedicata. Su Instagram non è praticamente presente e i video che pubblica non sono sottotitolati. «Questi elementi, pur rappresentando limiti tecnici», concludono da Youtrend, «possono aver contribuito a rafforzare il suo posizionamento come candidatura autentica, spontanea e anti establishment».
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