Precipita elicottero Usa, 6 soldati morti
Esercitazione sul Piave, manovra errata, impatto: 5 feriti, uno gravissimo

SANTA LUCIA DI PIAVE -
Sei morti e cinque feriti. E' il drammatico bilancio dello schianto sul greto del Piave dell'elicottero da guerra americano «Black Hawk», partito dalla base militare di Aviano per un'esercitazione di sbarco e imbarco. L'incidente è avvenuto alle 12.20 di ieri a non più di 200 metri dal cavalcavia dell'autostrada e a un chilometro dalle case più vicine. A bordo c'erano undici militari statunitensi. Uno dei cinque feriti è ricoverato in condizioni gravissime al Ca' Foncello di Treviso.
E' delle 12.21 la prima telefonata al 118. L'allarme è di un automobilista che ha assistito allo schianto del «Black Hawk» dal cavalcavia dell'A27 sul quale stava viaggiando. Il velivolo, con a bordo undici militari statunitensi tra cui due donne, stava volando già da una trentina di minuti sopra il greto del Piave per effettuare manovre di addestramento di sbarco e imbarco. L'elicottero da guerra era partito dalla base militare Usaf di Aviano, in provincia di Pordenone, alle 11.30. Il mezzo è adibito al trasporto di truppe ed è famoso soprattutto per essere impiegato nei teatri di guerra da parte dell'esercito americano.
Lo schianto è stato improvviso e fulmineo. Chi ha assistito alla scena ha detto di aver visto il muso del «Black Hawk» abbassarsi verso terra. Il pilota ha quindi tentato una virata per recuperare quota e, nella manovra, una pala del rotore ha toccato terra facendo perdere definitivamente il controllo del mezzo. L'elicottero si è poi schiantato rovinosamente a terra e si è spezzato in due tronconi. Uno dei militari che si trovava a bordo del mezzo è stato sbalzato fuori, a pochi metri da dove l'elicottero si è fracassato a terra, ed è rimasto illeso. Sul colpo sono morti invece entrambi i piloti.
«E' un miracolo che non abbia preso fuoco», ha detto Alessandro Favaro, capo equipaggio dell'elicottero dei vigili del fuoco di Venezia, giunto per primo sul posto assieme al Suem di Treviso, per fare la spola tra il luogo dell'incidente e gli ospedali dove poi sono stati portati i feriti. Medici e pompieri hanno quindi iniziato ad estrarre uno ad uno i feriti: quattro sono stati tirati fuori subito dopo aver allargato la fusoliera con le cesoie, per gli altri tre sopravvissuti il lavoro è stato più complicato perché incastrati tra le lamiere.
I feriti sono stati caricati a bordo degli elicotteri atterrati sul greto del Piave e trasportati sul cavalcavia dell'autostrada, temporaneamente chiusa in direzione Belluno, dove sono stati presi in consegna dalle ambulanze che li hanno portati nei diversi ospedali: quattro a Treviso (di cui due gravissimi), uno a Castelfranco, uno a Belluno e uno a Padova, che è morto poco dopo le 17. I quattro militari morti sul colpo sono stati portati all'obitorio di Treviso per il riconoscimento delle salme effettuato da due incaricati della base di Aviano. In serata, poco dopo le 21, uno dei militari ricoverati a Treviso è morto, facendo salire a 6 il tragico bilancio delle vittime.
Per tutto il pomeriggio è stato un via vai di elicotteri dei vigili del fuoco, Suem, polizia e carabinieri. Sul posto è anche giunto il pubblico ministero di turno, Giovanni Francesco Cicero, che ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di disastro aereo. La carcassa del «Black Hawk» e l'area dove è avvenuto l'impatto sul greto del Piave sono state poste sotto sequestro. Alle 15.30 è stato effettuato anche un tentativo di sollevamento della carcassa, agganciata con una cinghia, per disincastrarla attraverso un'escavatrice fatta giungere appositamente.
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