Politici nelle aziende pubblicheecco quanto guadagnano
I più ricchi sono i «board» di energia, rifiuti, trasporti. Ma non se la passa male neanche chi si occupa di immobiliare, mercati e acqua. C’è un esercito di politici e portaborse che occupa decine di posti nei consigli di amministrazione di consorzi, enti, società partecipate da enti pubblici. Un esercito ben retribuito.

Gildo Salton (Ascopiave)
La legge obbliga a dare adeguata pubblicità a questi incarichi, il grimaldello è il comma 735 della Finanziaria 2007. Farina del governo Prodi, anche se il ministro Renato Brunetta ha fatto mettere tutto on line e si è preso il merito. Ma sono ancora poche le amministrazioni che mettono on line gli elenchi.
Tre avvertenze prima di leggere. Primo: le indennità sono da considerarsi al lordo delle ritenute di legge. Secondo: chi svolge attività amministrativa (sindaci, assessori) non cumula i compensi e quindi spesso i sindaci scelgono di farsi pagare dalla società partecipata alleviando il proprio Comune dal costo della propria indennità. Terzo: le indennità fanno riferimento al 2007 e al 2008 e qualche poltrona può aver cambiato inquilino nel frattempo.
Il più ricco è Gildo Salton, 58 anni, laurea in Economia e commercio a Venezia, master alla Bocconi, ex manager di Zanussi, Tognana, Coin, Permasteelisa, ex sindaco di Cison di Valmarino, politico di fede Forza Italia. Guida il gruppo Ascopiave di Pieve di Soligo, partecipato da 93 comuni e quotato in Borsa, che vende gas a un milione di persone per un volume complessivo di 825 milioni di euro. Percepisce 262 mila euro di indennità. Nella galassia Ascopiave gettoni presidenziali importanti anche Egidio Cadamuro, presidente di Ascotlc (71.400 euro), Alfonso Beninatto, ex sindaco di Breda di Piave, area Partito Democratico, che nel 2008 ha percepito 50 mila euro come consigliere di Ascopiave e per Flavio Trinca, presidente di Veneto Banca (50 mila). Mentre l’intero Cda di Ascotrade (presidente Luca Baggio, ex sindaco di Riese) costa 145 mila euro. Al presidente di Bim Piave Narciso Vardanega, ex sindaco di Possagno, 24.170 euro.
Mauro Michielon, 49 anni, leghista della prima ora, ex deputato e oggi assessore a Treviso, siede nel consiglio di amministrazione di Poste Italiane spa: 72 mila il suo compenso lordo.
Massimo Colomban da Santa Lucia di Piave, fondatore del Gruppo Permasteelisa, per tre anni presidente di Sviluppo Italia e fino a pochi giorni fa presidente del Parco scientifico Vega di Marghera, per quest’ultimo incarico (pubblico) percepiva 40 mila euro.
La società di autoservizi trevigiana LaMarca, da sempre feudo della Provincia che ne detiene il controllo, è guidata attualmente da Mario Piovesan, geometra di Volpago del Montello, ex assessore ai tempi di Zaia: 51 mila euro il suo compenso da presidente. Nel consiglio di amministrazione siedono altri nomi noti della politica trevigiana: Annalisa Basso, coordinatrice provinciale del Popolo delle libertà (16.500 euro), Stefano Busolin, ex assessore provinciale (16.500 euro). Con loro anche Serena Lorenzon e Massimo Stocco (7.500 euro a testa).
Nell’Actt, l’azienda di trasporti cittadina, orfana di Sandro Zampese (che percepiva 25 mila euro da presidente) è guidata dal vice Erich Zanata (10 mila). Anche Trevisoservizi è orfana del presidente Sandro Zampese (è andato a fare il capo di gabinetto di Muraro in Provincia): percepiva 46.600 euro. Ora il suo successore, Mirco Visentin, ne percepisce 20 mila. A Treviso mercati il presidente Roberto Loschi, leghista, porta a casa 39 mila euro.
Alle Farmacie trevigiane c’è il leghista Andrea Zanchetta: 10.328 euro euro. A Treviso sinergie il presidente Guido Cauteruccio, già direttore di Treviso mercati, prende 18 mila euro, i consiglieri Luciano Cappellazzi e Giorgio Banderali, capo di gabinetto di Gentilini, 12 mila ciascuno.
Nel Consorzio universitario trevigiano siede Maurizio Vanin (13.500 euro), dirigente della Cultura a Ca’ Sugana.
Due trevigiani anche nel consiglio di amministrazione del Consorzio energia veneto: Diego Bottacin, consigliere regionale del Pd, che come vice presidente percepisce 7.500 euro, e Fulvio Zugno, assessore leghista a Treviso, 6 mila euro.
Buono stipendio anche per il presidente di Aertre, la società dell’aeroporto, in realtà una scatola controllata dalla veneziana Save: il suo presidente, Giacomo Archiutti, ex parlamentare di Forza Italia, industriale della Veneta cucine, si porta a casa 30 mila euro l’anno.
Non se la passa male neache Liviana Scattolon, sindaco di Villorba e presidente dell’Ater, l’azienda territoriale edilizia residenziale: 42.636 euro la sua indennità da presidente, mentre il vice presidente Roberto Zava 21.318.
Ricco anche il piatto dei rifiuti. Il presidente di Contarina spa Antonio Zamberlan, che proviene dal mondo della cooperazione, percepisce 26.773 euro l’anno. Nel Cda del Consorzio Priula il presidente Franco Zanata, ex sindaco di Preganziol, prende 25.170 euro. Il presidente di Savno Riccardo Szumski, ex sindaco di Santa Lucia, fino all’agosto 2008 prendeva 2.250 euro lordi. Al mese.
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