Bimba annegata nel Piave, lo strazio dei genitori di Adna: «Avevo tre figli, ora solo due»
Papà Ihmet e mamma Naila hanno sperato fino all’ultimo momento. Commossi il sindaco e il suo vice: «Pronti ad aiutarli in ogni modo»

«Avevo tre figli, adesso ne ho due»: la frase, drammatica, Imhet Islam, il papà della piccola Adna, l’ha pronunciata in riva al Piave a Pederobba, quando ormai non c’erano più speranze di ritrovare la figlioletta viva.
La tragedia per papà Ihmet e mamma Naila è iniziata a metà pomeriggio, quando la figlioletta di 9 anni era sparita nel gorgo del fiume.
Le prime ricerche
Prima l’hanno cercata assieme ai vigili del fuoco, anche loro si sono avventurati in acqua a scrutare il fondo, poi mamma Naila, inconsolabile, si è seduta su una pietra in riva al fiume e lì è rimasta piangendo ininterrottamente finché la piccola non è stata ritrovata e portata via.
Papà Ihmet continuava ad andare avanti e indietro, parlava coi soccorritori, cercava di calmare la moglie, ma poi, quando la figlia è stata messa nella piccola bara, non voleva più staccarsi da lei.
La tragedia è piombata a Cavaso con le prime notizie di quanto accaduto sul Piave, lì abita la famiglia Islam, di origine macedone, da tanti anni stabilitasi a Cavaso dove lui lavora in un’azienda artigiana, lì andava a scuola Adna, che aveva finito da poco la quarta elementare e non potrà più iniziare la quinta, lì abitano la sorellina e il fratellino.
La piccola Adna avrebbe compiuto 10 anni a inizio settembre, abitava sopra la pizzeria Rodi, in via piazza Pieve a Cavaso, proprio di fronte alla scuola elementare Sartor.
La comunità
«È una tragedia per tutta la comunità di Cavaso – commenta il vicesindaco Michele Cortesia – sono arrivati anni fa dalla Macedonia e si sono perfettamente integrati nella nostra comunità. Siamo pronti a dare loro tutto l’aiuto di cui potrebbero avere bisogno in questa tragica situazione».
Il sindaco Gino Rugolo è rimasto in costante contatto col suo vice fino a quando è arrivata la notizia che la piccola era stata recuperata in fondo al gorgo. «Purtroppo è avvenuto quello che mai avremmo voluto sentire – dice il sindaco – noi, da genitori, immaginiamo la sofferenza che stanno provando la mamma e il papà per la perdita della figlia e ci stringiamo attorno a loro in questo tragico momento.
Conosco la famiglia, abita qui da tanto tempo, è una famiglia integrata nel nostro tessuto sociale e sentiamo la piccola Adna come la figlia di tutti noi. Noi che abbiamo sempre abitato qui conosciamo le insidie del Piave, sappiamo quanto sia pericoloso, purtroppo loro probabilmente non lo sapevano e quella che doveva essere per gli Islam una domenica di svago si è trasformata in una tragedia».
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