Pero di Breda, no all’iscrizione dei nonni alle scuola elementari a rischio

La direzione didattica dell’Istituto Comprensivo "Anna Frank" ha rifiutato le sei iscrizioni - tre nonne e tre mamme tutte senza licenza elementare - presentate nei giorni scorsi
BREDA.
Niente nonni né mamme in classe con i bambini per salvare le elementari «Anna Frank» di Pero. La direzione didattica dell’Istituto Comprensivo ha rifiutato le sei iscrizioni - tre nonne e tre mamme kosovare, tutte senza licenza elementare - che sono state presentate nei giorni scorsi. Una decisione, quella della direzione, peraltro condivisa dal dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Maria Giuliana Bigardi. «Non è previsto dalla normativa che gli adulti frequentino con i bambini - spiega - Quella dei genitori, dunque, è solo una provocazione».


Eppure mamme e papà non vogliono rassegnarsi ed assistere impotenti al possibile spostamento delle future classi terza e quinta dal plesso di Pero per il mancato raggiungimento del numero minimo di iscrizioni, fissato a 15. In dieci giorni di mobilitazione, i genitori dell’Istituto Comprensivo hanno già raccolto duemila firme in calce alla petizione per il mantenimento dei tre plessi. Sabato la sottoscrizione popolare sarà consegnata al sindaco Raffaella Da Ros e alla dirigente scolastica Lida Farina. Martedì sera, intanto, un centinaio di genitori si sono riuniti in assemblea per fare il punto.


«Vogliamo rendere tangibile il disagio delle famiglie di fronte all’ipotesi di spostamento di alcune classi - spiega la rappresentante dei genitori Ketty Furlan - La elementare di Pero è una scuola di qualità, che garantisce un’ottima didattica. E’ per questo che stiamo lottando per far sì che dal prossimo settembre la terza e la quinta non vengano spostate altrove. E pensare che in scuole vicine ci sono classi molto numerose, mentre a Pero stiamo cercando freneticamente tre bambini». Mamme e papà hanno anche cercato di percorrere la strada indicata dai genitori della elementare di Venturali, ossia quella di iscrivere i nonni così da garantire il raggiungimento del numero minimo di alunni per classe, in attesa di sostituire gli anziani con altrettanti bambini.


A Venturali l’escamotage dei nonni alla fine non era servito. A Pero, invece, i genitori hanno provato a presentare le iscrizioni di tre nonne e tre donne, ottenendo però un secco «no» dalla segreteria. Un rifiuto, come spiega Maria Giuliana Bigardi, legato al rispetto della normativa. «Per gli adulti senza licenza elementare esistono i corsi attivati dai Centri territoriali permanenti - chiarisce - Non si può certo pensare che per l’alfabetizzazione di nonni e bambini si possa utilizzare la stessa didattica in classe». Per sapere se a settembre a Pero la campanella suonerà per tutte le classi bisognerà aspettare la risposta da parte del Ministero.


«Sarebbe poco opportuno dal punto di vista educativo smembrare classi già collaudate - dice il sindaco Raffaella Da Ros - Ci sarebbero anche problemi di trasporto. Siamo fiduciosi di ottenere a breve risposte positive per il nostro Istituto».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso