Pedemontana Veneta, niente sconti sui pedaggi
Zaia all’inaugurazione dell’innesto sull’A27 a Spresiano: «Serviranno nove anni per andare a regime dal punto di vista economico. No per ora alla gratuità per i piccoli tragitti»

«Utilizzatela, utilizzatela, utilizzatela». Lo ripete tre volte, Luca Zaia. Un appello per sfruttarla al meglio – con risparmi di tempo evidenti - e per pagarne i costi. La superstrada Pedemontana veneta è finalmente completa, almeno nella parte orientale: giovedì 6 aprile mattina il taglio del nastro del collegamento con l’autostrada A27, sforbiciata concessa al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, qui a Spresiano per l’occasione.
Soddisfazione, ringraziamenti, autocelebrazione che ci sta, «perché rischiava di diventare una grande incompiuta, invece è una grande opera», dice Zaia.
Il nodo dei costi dei pedaggi però rimane, con le associazioni di categoria – da Confartigianato a Cna – che chiedono insistentemente un piano di riduzione dei pedaggi, oggi salati («ma tra le opere nuove, è quella che li ha più bassi», dice Zaia).
Speranze per abbattere i costi, dunque? «Fare le strade costa, ma tutto quello che potremo fare per abbattere i pedaggi cercheremo di farlo. In questa fase no, non è possibile: questa è un’opera che costa quasi 2,3 miliardi di euro per 94 chilometri più altri 68 di strade accessorie», taglia il discorso – oltre al nastro – il presidente della Regione.
I costi che possono lievitare fino a 12 miliardi, se il traffico non sarà adeguato: la Corte dei conti ha chiesto chiarimenti, ora c’è anche un’interrogazione in Regione.
«Quelli della Corte dei conti non sono rilievi, è scritto nel piano finanziario ufficiale. Se arriva un terremoto e cascano i viadotti, dobbiamo pagare anche quelli. Chi è che dà la garanzia a scatola chiusa che il traffico sarà quello previsto?», replica Zaia, un po’ seccato. «Il rango di questa strada passa con questo collegamento con l’autostrada da locale a di attraversamento, e già l’utilizzo sta crescendo: il 10 marzo scorso abbiamo avuto 33 mila passaggi. La storia delle infrastrutture è questa, serve tempo per conoscerle e abituarsi a usarle: per la Pedemontana abbiamo previsto di arrivare al break even, alla velocità di crociera, tra nove anni. Oggi si va da Portogruaro a Vicenza in un’ora e venti, da Pordenone a Bassano in un’ora e cinque minuti».
Tempi per il completamento definitivo anche a ovest? «Entro l’estate si apre fino a Montecchio, poi c’è il tema del casello lì che non compete a noi, ma credo che entro fine anno possa essere operativo».
Per il governatore veneto, nei nove anni di programmazione nel piano economico finanziario necessari per la messa a regime dell'infrastruttura «i cittadini capiranno che il tratto Pordenone -Vicenza sarà raggiunto in un'ora e cinque minuti, il Portogruraro-Vicenza in un'ora e venti. si risparmia metà tempo».
Quanto alla Treviso mare, per Zaia «siamo nella fase di istruttoria burocratica, è stata esperita la gara penso quindi sia solo una questione di carte come accade in Italia».
Alla domanda sull'ipotesi di pedaggi gratuiti per piccoli tragitti, il presidente ha ribadito che «in questa fase non è possibile perché dobbiamo arrivare a regime con l'infrastruttura, se dovessimo fare una infrastruttura gratuita mi si dovrebbe dire con che soldi viene pagata, questa è un'opera che costa 2 miliardi 258 milioni di euro che sono esattamente l'investimento per avere 94,5 km di infrastruttura più 68 chilometri di nuove strade , abbiamo rivisitato tutta la viabilità ordinarie e rivitalizzato 68 km di strade in più».
Quanto ai rilievi della Corte dei conti relativi ai costi, ha ribadito «di non conoscerli rilievi» aggiungendo che «il tema dei pedaggi è scritto nel piano finanziario che è depositato in Consiglio, a me sembra strano che in questo Paese non si capisca che se arriva un terremoto e cascano tutti i viadotti dobbiamo pagare anche i costi del terremoto: stiamo parlando di infrastrutture pensate nella notte dei tempi ci sono delle revisioni sui flussi di traffico - ha concluso - quindi non si possono prevedere, nel 2002 si parlava di 45 mila veicoli al giorno non sappiamo se adesso sarà ancora così o ai 27 mila come sono fissati oggi».
«E' un'opera fondamentale», ha sottolineato Zaia, «perché questa è la sesta apertura unica nel suo genere e perché è l'innesto sull'A27: quindi il rango di questa autostrada passa da traffico locale a traffico di attraversamento con tutti i vantaggi che ne avremo»
I "numeri” dell'infrastruttura sono stati ricordati dallo stesso Zaia: «Sono 94,5 chilometri, un collegamento dalla A27 Treviso Nord a Montecchio che dimezza i tempi di percorrenza».
E ha aggiunto: «Ricordo che dall'inizio con tutte le aperture si è triplicato il traffico e abbiamo avuto la giornata di punta del 10 marzo 2023 con 33mila veicoli. Nel nostro piano abbiamo previsto 9 anni di fase di avvio fino a raggiungere il break-even nel nono anno».
Per Zaia «è la storia di tutte le infrastrutture si inizia a capirle, ad esempio il Pordenone-Bassano vale oggi un'ora e cinque minuti, ma potrei dire che Portogruaro-Vicenza vale un'ora e venti significa che i camion in questo tempo dalla A4 possono deviare sulla A28 a Portogruaro entrare nella A27 e prendere la Pedemontana e in un'ora e 20 sono a Vicenza»
Il governatore ha ribadito che sarà affrontato «di sicuro il tema dei pedaggi: oggi i flussi di traffico ci fanno ben sperare. Non condivido - ha osservato - chi fa polemiche inutili, questa infrastruttura è tra le nuove autostrade italiane quella che ha il pedaggio più basso e fare le strade costa. Tutto quello che potremo fare per abbassare i pedaggi , lo faremo».
E Salvini plaude al Veneto dei sì
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