Pedemontana e A27 sono collegate: dalle 18 di giovedì 6 aprile si potrà circolare
Pronto l’allacciamento, alle 11 il taglio del nastro con Salvini. Confartigianato chiede però un tavolo per abbassare i pedaggi della superstrada

Nel rapporto Oti redatto dalle Confindustrie del Nordest e diffuso ieri, è una delle sei opere ancora in giallo, colore simbolico – da semaforo – contro invece le 17 in verde che hanno “iter procedurali/cantieri in linea con i tempi” e solo una in rosso perché ferma, l’ampliamento dell’aeroporto di Bologna. Opera tanto attesa – e attesa tanto – la superstrada Pedemontana veneta oggi vive una giornata storica, di quelle che finalmente puntano a virare quel giallo verso il verde, a trasformare e staccare l’incompleto in completo: il collegamento con l’autostrada A27 sarà inaugurato giovedì 6 aprile alle 11. Arriva il ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, perché va bene il ponte sullo Stetto, ma è questa la vera grande opera che il Veneto ha aspettato per decenni.
L’opera
Taglia la regione lungo l’asse est-ovest, ormai non ha più segreti, è stata già aperta a spizzichi e bocconi in cinque date diverse, da giugno 2019 a luglio 2022, ma completa ancora non lo è. Mancano il collegamento con l’autostrada A27 (da giovedì si potrà dire “mancava”) a Spresiano e quello con la A4 a Montecchio, due raccordi che non sono dettagli, bensì imbuti di traffico e tempo. Per la mobilità trevigiana, il vero nodo è quello che si scioglie oggi, alla presenza del già citato vicepremier e del presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia. Taglio del nastro alle 11, operatività piena per il transito dalle ore 18 sempre di giovedì 6 aprile, in entrambe le direzioni di marcia, spiega il concessionario della Spv.

Finalmente
Collegamento che doveva essere allacciato già a febbraio 2022, poi rinviato a fine anno, poi ancora a inizio 2023. «Problematiche di natura finanziaria, amministrativa e giudiziaria si sono tradotte nella dilatazione dei tempi realizzativi dell’opera, prevista sin dal 1990 nel Prt della Regione Veneto – si legge ancora nel rapporto delle associazioni industriali – Nell’ultimo cronoprogramma il concessionario aveva indicato il termine del 6 febbraio 2022 per il completamento di tutte le opere incluse nei progetti esecutivi. Tuttavia, tale termine ha subito uno slittamento, prima a dopo l’estate a causa della mancanza di materie prime da costruzione, e poi un ulteriore allungamento». L’ultimo cronoprogramma però «prevede che non siano realizzate alcune opere complementari previste dalla concessione ma che attualmente non trovano adeguata copertura».
Il nodo pedaggi
«Siamo davvero soddisfatti, per tutti noi imprenditori, ma anche per i cittadini che vivono nel territorio, si tratta di un’opera strategica, che ha rivoluzionato in senso positivo la mobilità della nostra regione»: Fausto Bosa ed Ennio Piovesan, rispettivamente presidente dei mandamenti Confartigianato AsoloMontebelluna e Treviso, che in totale rappresentano quasi seimila imprese artigiane, insediate in 47 comuni della Marca trevigiana, parlano a nome della loro categoria artigiana, di cui conoscono perfettamente bisogni e necessità. «Rimane però un nodo cruciale da affrontare, che è il costo dei pedaggi, che spinge molte persone a evitare di imboccare la Pedemontana, poiché le tariffe sono troppo elevate, preferendo la circolazione nei nostri centri urbani. Per questo vorrei lanciare un appello alle istituzioni e alle altre associazioni imprenditoriali, per creare un tavolo che potrebbe ad esempio essere coordinato dalla Camera di commercio di Belluno e Treviso, per capire insieme come potremmo sfruttare meglio la superstrada Pedemontana. Insieme, sono certo che potremmo trovare dei sistemi incentivanti, anche a livello tariffario, per usare di più e meglio la Pedemontana».

Le opere complementari
Ma serve anche lavorare sulla circolazione secondaria, per evitare gli effetti collo di bottiglia: va migliorata la segnaletica perché non sempre è chiaro dove prendere la Pedemontana e in che direzione– ha sottolineato il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra – in attesa che inizino i lavori della rotonda davanti all’Odissea sulla Pontebbana, che farà Anas. In futuro, sempre secondo Della Pietra, sarebbe importante intercettare il traffico che arriva da Arcade su via Gravoni per portarlo fino alla rotonda sulla Pontebbana.
Le richeste della Cna
«Per incentivare il traffico locale sulla Pedemontana veneta, siano previsti pedaggi gratis nei tratti compresi tra due caselli dopo quello di ingresso». È la proposta degli artigiani di Cna territoriale Treviso che al momento non sono incentivati a utilizzare la Spv a causa proprio dei costi alti del pedaggio. «Per i lunghi tratti gli utenti rimangono in Pedemontana perché oggettivamente l’arteria riduce i tempi di percorrenza tra aree produttive strategiche – afferma Luca Frare, presidente di Cna territoriale di Treviso – ma per spostarsi all’interno di aree più circoscritte o nel tragitto casa-lavoro molti utenti non imboccano l’arteria, a causa dei costi elevati del pedaggio. Una soluzione che ne incentiverebbe l'utilizzo è quella di non far pagare il pedaggio qualora la distanza tra ingresso e uscita sia uguale o inferiore ai due caselli dopo quello di ingresso».
Ma ci sono altre questioni che, per Cna, vanno sistemate al più presto. «Non è possibile nascondersi che l’opera viaria costerà ai veneti ben più del previsto; che numerosi problemi legati alla viabilità – e vivibilità – locali non sono stati risolti (mentre ne sono stati creati di nuovi); e che gli insediamenti produttivi che stanno sorgendo lungo il suo asse non rispondono all'esigenza di razionalizzazione delle oltre mille aree produttive in provincia spesso prive dei necessari servizi di supporto. È necessaria una nuova stagione di pianificazione territoriale, per tenere insieme la competitività della nostra economia, con la tutela dell'ambiente e della qualità della vita».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso