Nuova asta tra un anno per la vendita ai privati

Nel 2014 le offerte di Brugnaro e di “Poveglia per Tutti” definite non congrue dal Demanio. Proposti oggi all’associazione undici mesi di concessione
VENEZIA. Cosa ne sarà di Poveglia? Nell’estate 2018 verrà indetta la seconda asta per comprare l’isola per 99 anni. La prima è stata nel 2014, ma le offerte vennero ritenute incongrue e Poveglia rimase in uno stato di abbandono. Prima del bando del 2018 l’Amministrazione potrebbe chiedere il trasferimento da bene dello Stato a bene di proprietà comunale, attraverso il federalismo demaniale culturale. La scorsa giunta guidata da Giorgio Orsoni si era fatta sfuggire questa possibilità. L’attuale finora non ha mai dimostrato interesse.


Per ora, quindi, il futuro di Poveglia è un grande punto interrogativo. Di sicuro chi parteciperà dovrà attenersi al fatto che tutti i 15 edifici rimasti sono vincolati e, di conseguenza, non demolibili. L’acquirente dovrà inoltre garantire la fruizione pubblica della chiesa, del campanile e del perimetro dell’isola, con punti di sosta e belvederi.


Nel 2014 l’Associazione “Poveglia per Tutti” ne difese l’uso pubblico lanciando la campagna per partecipare all’asta “99 euro per 99 anni”. L’iniziativa riscosse migliaia di simpatizzanti da tutto il mondo e 4500 soci effettivi. Il 7 maggio 2014 vennero aperte due buste: l’associazione con una cifra di partenza di 160 mila euro e Luigi Brugnaro che, come Umana Holding, offrì 513 mila euro. Nessuno dei due concorrenti rilanciò una somma ulteriore. La proposta dell’attuale sindaco era di realizzare un centro di cura per i disturbi alimentari e investire in seguito 40 milioni. Quella dell’associazione, suddivisa in diverse fasi e disponibile in un dossier nel sito www.povegliapertutti.org, era di tenerla sempre pubblica, attraverso progetti sostenibili. Il Demanio considerò incongrue entrambe le offerte e tutto svanì.


Fra tira e molla, in questi tre anni il dialogo per chiedere l’isola in concessione tra Poveglia per tutti e Demanio non si è mai spento, ma solo a fine agosto si saprà se l’associazione sarà messa nella condizione di spendere il budget, che attualmente è di circa 380 mila euro. Gli altri soldi sono stati usati in generale per organizzare le concessioni giornaliere, per pulire l’isola e per iniziative di sensibilizzazione.


Qualche giorno fa il Demanio ha offerto all’associazione la concessione della parte verde dell’isola da inizio settembre a fine luglio, prima cioè di indire il bando, ma per Poveglia per Tutti il periodo è troppo breve: «Undici mesi bastano a malapena per chiedere alcuni permessi», spiega l’architetto Lorenzo Pesola, presidente dell’associazione. In questi giorni gli uffici demaniali stanno cercando di verificare se la concessione si può prolungare fino all’assegnazione effettiva dell’acquirente, passando di fatto a 20 mesi. In questo caso l’associazione acconsentirebbe. Se l’accordo si concluderà positivamente, i lavori da svolgere saranno: realizzare un pontile che dia accesso a tutti anche a chi ha disabilità, piantare pali per ormeggiare le barche, mettere in sicurezza il ponte di legno già saccheggiato che collega la parte verde con quella edificata, collocare le panchine lungo il perimetro per i belvederi, sistemare l’area servizi con appositi contenitori di rifiuti, delimitare il barbecue già presente e sistemare i sentieri. «Il nostro desiderio più grande», conclude Pesola, «sarebbe riuscire a portare l’acqua, che costerebbe 150 mila euro. Avere una fontana sarebbe per molto importante perché è anche un simbolo di vitalità».


Oggi, giorno di Ferragosto, dalla mattina al tramonto, l’associazione, i cui membri si sono soprannominati “Poveglianti”, sarà presente nella parte verde dell’isola per la raccolta more che abbondano in questa stagione. L’iniziativa, tra le tante lanciate per monitorare l’isola, è aperta a tutti i cittadini (vedi pagina FB Poveglia per tutti).


Vera Mantengoli


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