Neonata muore, inchiesta della Procura Disposta l’autopsia sulla piccola Gaia

La Procura di Padova ha aperto un'inchiesta sulla morte di una neonata di Giavera, venuta alla luce a Montebelluna il 10 maggio e deceduta alla clinica pediatrica di Padova sei giorni dopo. I medici: una tragedia inspiegabile. Il Pm deciderà se esistono responsabilità penali
Gastone Fontebasso e Laura Girardi, genitori della piccola Laura
Gastone Fontebasso e Laura Girardi, genitori della piccola Laura
GIAVERA.
Alle 3.32 del 10 maggio, nella sala parto dell’Ostetricia di Montebelluna, il dramma è stato chiaro: la piccola Gaia Fontebasso non dava segni di vita, non respirava. La mamma, Laura Girardi ha capito subito, non ha sentito il pianto della figlia che aveva appena partorito e si è messa a urlare. I medici si sono affaccendati, hanno rianimato la piccola, poco dopo le 6 l’hanno mandata al più attrezzato centro neonatale di Padova, ma non c’è stato nulla da fare.


La bimba è morta il 16 maggio, solo sei giorni di vita, nel corso dei quali i genitori non hanno neppure potuto abbracciarla. Per capire le cause di quanto è accaduto la Procura della Repubblica di Padova ha aperto una inchiesta, affidata al pm Paolo Luca, e domani, a Padova, Rossella Snenghi eseguirà l’autopsia sul corpicino della bimba. Era la primogenita di Laura Girardi e Gastone Fontebasso, i titolari del bar-trattoria "Da Paolo" in via San Rocco a Cusignana.


Un dramma inspiegabile, nessun segno aveva lasciato intendere che qualcosa non andava. La gravidanza si era svolta regolarmente, dopo 40 settimane e mezzo erano iniziate le doglie. Laura Girardi era entrata in ospedale, era stata sottoposta a monitoraggio e tutto stava andando secondo le attese. Dopo due ore e mezza di travaglio, tempo lungo ma non certo insolito in caso di primogeniti, ecco il parto. Veniva alla luce alle 3,32 una bimba, ma non respirava, il suo cuore non batteva, non aveva fatto il consueto pianto.


I medici hanno tentato di tutto, ma la situazione era disperata e neppure nel più attrezzato centro clinico universitario di Padova sono riusciti a scongiurarne la morte, avvenuta, secondo la prima diagnosi, per asfissia intraparto. Adesso spetterà all’autopsia chiarire come ciò sia potuto avvenire, come sia sopraggiunta quella grave insufficienza respiratoria che ha portato la primogenita dei coniugi Fontebasso a vivere solo alcuni giorni.


In base ai risultati il pubblico ministero prenderà le decisioni conseguenti. Attendono tale esito i genitori. Lo attendono anche gli operatori sanitari del reparto di ostetricia-ginecologia dell’ospedale di Montebelluna dove il drammatico parto ha lasciato tutti annichiliti. "Non sappiamo come sia avvenuto - spiega un ginecologo - Abbiamo ripassato tutto il procedimento, abbiamo analizzato per filo e per segno tutto quello che è stato fatto, ma non abbiamo riscontrato alcunché di anomalo".


"Il periodo di gravidanza era stato normale, tutti i monitoraggi avevano evidenziato che tutto procedeva regolarmente. Anche il travaglio era stato normale, non riusciamo a capire le cause di questa tragedia. E’ già successo altre volte che ci siano queste morti inspiegabili di neonati e ogni volta è una sconfitta per noi. Se fosse stato fatto qualche errore saremmo i primi ad ammetterlo e sapremmo dove abbiamo sbagliato. Ma non abbiamo trovato alcun errore, alcuna anomalia. Speriamo che l’autopsia ci dica da che cosa è stata causata questa morte, speriamo ci dia una risposta, così nel caso si presentassero situazioni simili sapremmo come intervenire".


I funerali di Gaia Fontebasso non sono stati ancora fissati e non lo potranno essere finchè non sarà eseguita l’autopsia e l’autorità giudiziaria non concederà il nulla osta per la sepoltura.

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