Necrologio per il Rovere: scatta la querela
Epigrafi-beffa per la retrocessione, l'ira dei proprietari

TOME' TREVISO IN FOTO AVV. ARNOLD ZAGO AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM
Le epigrafi sono spuntate come funghi in tutto il quartiere di Santa Maria del Rovere. A essere commemorata non una persona, ma una squadra di calcio: la Rovere Calcio. Che, sconfitta il primo giugno sul campo di Carbonera, è stata retrocessa dalla seconda alla terza categoria. Qualche giorno dopo le epigrafi-volantino, irridenti e irriverenti, hanno tappezzato il quartiere, con una particolare predilezione per i luoghi frequentati dai proprietari della società, i fratelli Sartorato. Che non hanno gradito i toni e annunciato querela. E ieri è stata depositata in Procura la prima denuncia.
C’è un angelo con la croce e c’è la foto dei fratelli Moreno ed Enzo Sartorato, nella finta epigrafe dedicata a «A.C.D. Rovere Calcio Termoidraulica» con la data del primo giugno. Questo il testo: «Oggi, dopo una lunga agonia, è mancata all’affetto dei suoi cari, la Rovere Sartorato Termoidraulica a darne il felice annuncio, sono stati i presidenti, Moreno ed Enzo Sartorato, il segretario Lino Banfi, i nipoti, i fratelli, le sorelle, i pochi amici e i parenti tutti». Poi, con carattere più piccolo: «I funerali si terranno venerdì 6 p.v. con partenza dal campo sportivo di Carbonera (dove giace il feretro) diretti in via delle Acquette dove si terrà la Santa Messa. La famiglia Sartorato ringrazia fin d’ora quanti vorranno partecipare al proprio dolore». I manifestini sono stati appesi in tutto il quartiere di Santa Maria del Rovere e in particolare nei luoghi frequentati dai fratelli Sartorato, titolari della società Termoidraulica. Gli imprenditori non hanno gradito i toni dell’epigrafe, considerati canzonatori e irriverenti, e si sono rivolti a un legale. L’avvocato Arnold Zago sta ora preprando una querela per diffamazione e siccome non intende presentarla contro ignoti, ha avviato indagini difensive per individuare gli autori dell’epigrafe. I sospettati ci sono e riguardano persone ritenute molto vicine alla società calcistica. «E’ stata lesa l’immagine della società e anche dell’azienda dei fratelli Sartorato - spiega l’avvocato Zago - Che ora agiranno per far valere i loro diritti di fronte alle competenti autorità». In attesa di quella degli imprenditori, c’è già chi ha presentato una denuncia contro ignoti: la querela per diffamazione è stata depositata ieri mattina in Procura da una delle persone citate nella commemorazione. Tutto nasce dalla sconfitta della Rovere Calcio che lo scorso anno era passata dalla terza alla seconda categoria e che domenica primo giugno ha finito il campionato con una retrocessione. Colpa delle difficoltà di gestione della squadra e di alcuni giocatori, hanno detto i vertici della società. Il malcontento serpeggiante all’interno della squadra si sarebbe tradotto nel volantino irrisorio appeso nel quartiere e staccato poche ore dopo. Tra gli sbeffeggiati, oltre ai proprietari, c’è anche il segretario Giorgio Celebrin, indicato con un soprannome usato in passato da alcune persone vicine alla società calcistica. Un elemento, questo, che potrebbe diventare un indizio per individuare gli autori del volantino: una sorta di firma, insomma. Autori che, pensando probabilmente di fare una goliardata, rischiano ora di finire sotto inchiesta per il reato di diffamazione.
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