Il saluto di Musk sui social dell’Avis: la denuncia dell’Anpi

L’associazione dei partigiani di Treviso ha denunciato un post (ora rimosso) del Gruppo Giovani Avis Veneto con la scritta «Io che dopo aver donato 700 ml di plasma saluto tutti e vado a reintegrarli con 750 ml di vino rosso». Gli avisini: «Mai autorizzato»

Salima Barzanti
Il post del Gruppo Giovani Avis Veneto al centro della bufera
Il post del Gruppo Giovani Avis Veneto al centro della bufera

Il saluto romano di Elon Musk diventa un caso anche per la Marca. L’Anpi provinciale di Treviso ha infatti denunciato un post social del Gruppo Giovani Avis Veneto, che ha utilizzato proprio l’immagine dell’imprenditore durante la cerimonia di insediamento del presidente americano Donald Trump.

«Il contenuto pubblicato, che banalizza gesti e simboli legati al nazismo, è un insulto alla memoria storica e ai valori democratici su cui si fonda la nostra Repubblica – spiega in una nota l’Anpi Treviso, guidato da Giuliano Varnier – non si può e non si deve scherzare su certi argomenti. A pochi giorni dal Giorno della Memoria, quando ricordiamo le vittime della Shoah e gli orrori del nazismo e del fascismo, un post del genere non è solo irrispettoso: è allarmante. È la dimostrazione che persino tra le giovani generazioni impegnate in cause nobili, possono infiltrarsi e normalizzarsi messaggi e simboli legati a ideologie totalitarie e antidemocratiche».

Il post che, a corredo della foto di Musk, recava la scritta «Io che dopo aver donato 700 ml di plasma saluto tutti e vado a reintegrarli con 750 ml di vino rosso», è stato rimosso dopo alcune ore.

Il post completo
Il post completo

I partigiani, nella nota di denuncia, hanno chiesto inoltre le «scuse pubbliche per l’offesa arrecata a tutte le persone che si riconoscono nei valori antifascisti e democratici sanciti dalla nostra Costituzione» e «un impegno concreto a promuovere percorsi di sensibilizzazione e formazione storica all’interno della loro associazione, affinché episodi di questa gravità non si ripetano mai più».

Nella giornata di giovedì è poi arrivata la nota avisina: «Avis Veneto, anche a nome del Gruppo giovani, ha provveduto alla rimozione di un post sui canali social che nulla aveva a che vedere con l’attività dell’associazione e i cui contenuti sono totalmente estranei alla storia e alle finalità della nostra associazione. A seguito di una indagine interna siamo risaliti all’autore del post, mai autorizzato da nessun dirigente dell’associazione, e provveduto a mettere in sicurezza gli accessi ai canali social. Avis Giovani si scusa con gli iscritti e con tutti coloro che possono essersi sentiti offesi dall’immagine e dal post. Avis regionale Veneto si associa alle scuse e assicura di aver avviato una revisione del proprio protocollo delle comunicazioni sui social».

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