Trovato morto in casa Celeste Pin, ex difensore in serie A

Lutto nel mondo del calcio. Il difensore centrale trevigiano aveva giocato con Fiorentina e Verona, affrontando avversari come Maradona, Platini, Zico. Gli inquirenti propendono per il gesto volontario

Celeste Pin
Celeste Pin

Lutto nel mondo del calcio. È stato trovato morto nella sua casa di Firenze Celeste Pin, trevigiano, ex difensore di Fiorentina, Perugia, Verona, Siena. Aveva 64 anni, essendo nato il 25 aprile 1961 a San Martino di Colle Umberto, in provincia di Treviso. A dare l’allarme è stato il figlio e sul posto, con i sanitari, è intervenuta la polizia, che ha svolto una serie di accertamenti, facendo propendere per il gesto volontario.

Con la Fiorentina, negli anni in cui a vestire quella maglia c’erano Daniel Passerella, Roberto Baggio e Stefano Pioli, era anche quasi arrivato in cima all’Europa: era in campo nella doppia finale di Coppa Uefa (torneo nel corso del quale aveva annullato gente come Baltazar, Protasov e Riedle) persa contro la Juventus nella stagione 1989-’90, quella magica in cui il calcio italiano, con Milan, Sampdoria e Juve, conquistò tutti e tre i trofei continentali.

“Resterà per sempre nella storia viola”, il cordoglio della sua ex squadra, espresso dal presidente Commisso, dai dirigenti, dal tecnico Stefano Pioli che incrociò Pin nelle sue ultime stagioni fiorentine.

«È stata una bandiera, lascia un vuoto nella città», dice la sindaca, Sara Funaro. «Un grande calciatore, una persona solare e bella», le parole del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Pin, pur essendo alto “solo” 1,81, era un difensore centrale duro da contrastare, esempio di quelli di una volta che marcavano stretto e contro i quali non era certo facile passare, e a rischio di farsi strappare la maglia.

A Firenze arrivò nell’estate del 1982, con l’ingrato compito di non far rimpiangere il più forte difensore centrale dell’epoca, Pietro Vierchowod passato nel frattempo alla Roma, con cui vinse il tricolore. Con lui a fare coppia Daniel Passarella, appena arrivato dall’Argentina. Gli inizi furono stentati, poi la coppia prese a funzionare anche se la Fiorentina non lotto più per lo scudetto come nel 1982 quando c’era lo “Zar”. Nella sua carriera ha affrontato da avversario tanti grandi giocatori come Maradona, Platini, Zico, solo per citarne alcuni, non sfigurando mai. In poco tempo era diventato un beniamino di tutti i tifosi della Fiorentina.

I suoi inizi nel calcio professionistico erano stati nel Perugia, 75 partite, un gol e tanti buoni ricordi lasciati anche in Umbria. A Verona e Siena, città di cui poi si era innamorato pur tornando a vivere a Firenze, le ultime tappe prima del ritiro. La nazionale maggiore per lui rimase un sogno, 12 invece le presenze con l’Under 21.

Una volta chiusa la carriera professionistica, Celeste Pin oltre a essere diventato un imprenditore nel ramo immobiliare, a Firenze e non solo, si era dedicato al calcio giovanile collaborando con diverse scuole calcio. Tifoso della Fiorentina, era opinionista tecnico a Lady Radio, emittente locale dov’era molto apprezzato. Su di lui, Pin, e il corregionale Renato Buso, anche lui trevigiano, anche lui ex Fiorentina, è stato anche scritto un libro, “Due veneti a Firenze” . 

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