Lagazuoi, precipita in parete gravissima trevigiana di 31 anni

Venti metri di volo poi lo schianto al suolo. Sulla roccia del Lagazuoi. L'attrezzatura ancora legata al corpo lacerato dalle ferite ed ora ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Ca'Foncello di Treviso. Vittima dell'incidente, le cui cause sono ancora tutte da accertare Michela Moro, 31 anni di Treviso. Appassionata di montagna e arrampicata da anni, era andata sul Lagazuoi spinta dal bel tempo e dalla voglia d'avventura. Qualcosa è andato storto.

E' stata una vera e propria corsa contro il tempo quella messa in atto dai medici e dagli uomini del soccorso alpino di Treviso. Critiche le condizioni della ragazza, sposata da alcuni anni. Dopo il volo, l'impatto al suo è stato violentissimo, tanto da provocarle diverse fratture ma soprattutto, stando a quanto riportato da fonti sanitarie, una forte emorragia interna che avrebbe costretto i medici a un lungo intervento chirurgico nel tentativo di salvarle la vita.

Tutto è accaduto nella tarda mattinata. Michela era partita di mattina presto per seguire una delle via di ascesa al grande muro del Trapezio, parete di quarto livello del Lagazuoi. A un certo punto ha perso la presa cadendo nel vuoto. Non si sa se sia stata colpa dei moschettoni, di una disattenzione in fase di scalata o di un imprevisto, la 31 enne trevigiana è precipitata in caduta libera fino a schiantarsi sulla roccia sottostante sotto gli occhi di altri alpinisti che con lei stavano affrontando l'impresa. Una scena agghiacciante. Gli scalatori hanno hanno immediatamente fatto scattare l'allarme che ha portato sul posto i sanitari e gli uomini del soccorso alpino. Recuperata (non senza fatica) dall'elicottero la ragazza, da anni appassionata di scalate, è stata trasportata all'ospedale di Treviso dove ora è in fin di vita.

Sconvolta la famiglia, accorsa in ospedale dopo l'arrivo trafelato del marito Andrea. A Sant'Angelo, dove vivono i genitori della ragazza, si vivono attimi drammatici in attesa che dall'ospedale arrivino notizie confortati. Fino ad ora però c'è solo la conferma dello stato «critico» in cui versa la ragazza.