La sorella a Silea: «Ci ha avvisato il ministro»

) sono stati raggiunti dalla notizia mentre rientravano da Roma.

«Siamo felici, molto felici. Voglio ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla liberazione di mio fratello e degli altri operatori che si trovavano con lui - spiega Nicoletta Dell’Aira - Voglio ringraziare anche il ministro Franco Frattini, che ha avvisato di persona la nostra famiglia della liberazione di Matteo. Quando siamo riusciti ad avere i contatti con la Farnesina, poi sono stati sempre molto precisi. Non sono ancora riuscita a parlare con Matteo, il contatto diretto è avvenuto con Paola, sua moglie». E le parole espresse dall’infermiere di Emergency alla compagna non potevano che essere di felicità: «Sono su di morale, forte, sto bene e vi saluto tutti».

«Ci ha voluto far capire che sta bene anche di spirito, questo mi solleva molto - ha proseguito Nicoletta Dell’Aira - ora non vedo l’ora di riabbracciarlo. Dovrebbe arrivare in Italia già oggi, a Milano o Roma». La sorella non ha mai avuto dubbi sulla liberazione del fratello. «Non ho mai pensato che potesse risolversi in modo diverso, perche le accuse che gli erano state mosse non avrebbero mai potuto stare in piedi. Ero certa che prima o poi sarebbe emersa la verità. Certo pensavo che l’attesa sarebbe stata più lunga». In effetti secondo le ultime notizie ufficiali arrivate dall’Afghanistan sabato, quella di ieri non avrebbe dovuto essere una giornata decisiva.

Silvano Piazza e la moglie Nicoletta non si attendevano nemmeno aggiornamenti sullo stato di detenzione dei tre cooperanti. Invece ieri mattina una telefonata attesa. E ieri sera a Cendon nella casa del sindaco Silvano Piazza si è festeggiato e brindato.