Jesolo, stagione da incorniciare per il mondo della notte: ma pesa la carenza di personale

Il presidente provinciale del sindacato Silb-Fipe: «I frequentatori dei locali sono in crescita». Migliora la sicurezza nei locali notturni, ancora problematiche per il reperimento di personale

Franco Polato ha commentato: «Abbiamo avuto la conferma della crescita registrata già nella passata stagione»
Franco Polato ha commentato: «Abbiamo avuto la conferma della crescita registrata già nella passata stagione»

Stagione da incorniciare per il “mondo della notte” di Jesolo e della costa veneziana. Franco Polato, presidente provinciale del sindacato Silb-Fipe, ha fatto il punto della stagione balneare che si è da poco conclusa: «Abbiamo avuto la conferma della crescita registrata già nella passata stagione – esordisce Polato – ovvero di una crescita dei frequentatori dei locali».

Polato si dice soddisfatto anche per la sicurezza: «Grazie alla stretta collaborazione con le forze dell’ordine, sempre pronte ad intervenire, da un punto di vista della prevenzione e della repressione, non si sono verificati episodi degni di nota, in un contesto come quello di Jesolo, che richiama migliaia di persone nelle singole serate di attività dei locali, così come nei grandi eventi».

Rimangono, però, anche alcune problematiche: «Il primo è un problema che, in realtà, abbraccia in modo trasversale tutte le categorie imprenditoriali, ovvero il reperimento di personale».

«Il secondo problema fatto emergere – prosegue Polato – è quello dell’aumento significativo delle materie prime, che finisce per incidere su tutta l’attività svolta e organizzata. Non ultimo, la necessità di individuare dei contesti di ricettività, per mettere a disposizione soprattutto dei giovani (ma non solo), stanze a prezzi calmierati, dove fermarsi a dormire, senza mettersi alla guida; situazioni abitative sempre più necessarie anche per i collaboratori; da questo punto di vista organizzeremo degli incontri per cercare delle soluzioni».

I dati sul mondo della notte

Polato ha preso parte al convegno nazionale di Silb-Fipe che si è svolto a Firenze, sul tema “Il futuro del popolo della notte”, con un rapporto, stilato da Censis, su desideri ed aspettative degli italiani nella fruizione del tempo libero notturno, fuori casa.

Nei numeri, nel 2024 (anno di riferimento del report) si sono registrate 34 milioni di presenze e più di 2 milioni di spettacoli. Le discoteche italiane generano circa 500 milioni di euro di ricavi diretti e 1,5 miliardi di indotto.

L’88,7% degli italiani esce la sera per svago; il 38,8% lo fa per ballare; uno su tre frequenta discoteche Sicurezza e legalità sono una priorità assoluta: il 95,8% dei genitori chiede controlli regolari nei locali; oltre 9 su 10 considerano i locali abusivi una minaccia.

Dal report emerge che le discoteche non sono più solo luoghi per il ballo, ma devono sempre più essere un mix di attività per produrre experience attrattive e gratificanti. Quindi, ballo e molto altro ancora.

Frequenta la discoteca il 33,3% degli italiani, pari al 37,5% del totale del Popolo della Notte. La frequentano il 23,9% al Nord-Ovest, il 30,6% al NordEst, il 37,2% al Centro e il 40,2 nel Sud e Isole. E poi il 61,6% dei giovani, il 37,3% degli adulti e il 5,7% degli anziani.

Degli italiani che si recano in discoteca, il 4,6% lo fa sempre, l’11% spesso e un ulteriore 17,7% di tanto in tanto. La quota di frequentatori diventa più alta nel passaggio dalle macroaree del Nord al Centro e poi, soprattutto, al Sud e Isole. Si recano sempre o spesso in discoteca il 40,4% dei giovani e il 14,3% degli adulti. Ridotta è la diversità di frequenza per reddito, a segnalare la natura democratica delle discoteche.

La sicurezza nei locali notturni

La sicurezza è un valore decisivo per gli italiani, e in specifico per i genitori, per beneficiare realmente dell’entertainment notturno, discoteca inclusa. Infatti, il 95,8% dei genitori reputa essenziali controlli regolari, il 92,8% misure di prevenzione di abusi di alcol e droghe, il 90,5% dei genitori vorrebbe che il figlio frequentasse solo discoteche con politiche per la sicurezza, l’83,2% apprezzerebbe gestori impegnati nel sensibilizzare al divertimento sicuro e consapevole.

Inoltre, il 96,8% degli italiani vorrebbe un referente della sicurezza per ogni locale, il 95,3% l’indicazione di regole di comportamento a tutela della sicurezza, il 95,2% un’adeguata illuminazione anche negli spazi circostanti, il 94,8% la rimozione di bottiglie e bicchieri dentro e fuori i locali, il 94,2% efficiente videosorveglianza nei locali, l’81,1% supporto dello Stato ai titolari dei locali a rendere nel generare locali sicuri (fig. 9). Il 91,7% dei genitori è convinto che discoteche e luoghi di ballo abusivi siano una minaccia per i giovani poiché privi di controlli adeguati.

 

 

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