Intesa Sanpaolo vola al 32% di Serenissima

Rino Mario Gambari
VERONA.
Autostrada Brescia-Padova ha un nuovo socio privato di riferimento. Un socio che risponde al nome di Intesa Sanpaolo che ieri, tramite Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (Biis), ha raggiunto l'accordo con Rino Mario Gambari per rilevare il 66% della Invester, holding attraverso la quale l'imprenditore bresciano controlla indirettamente il 25,6% della concessionaria. Una quota, questa, che va ad aggiungersi al 6% che Intesa Sanpaolo controlla direttamente. L'istituto arriva, così, a controllare il 32% di Serenissima. «Intesa Sanpaolo - si legge nel comunicato diffuso ieri dall'istituto e dalla Gambari Finanziaria - fornirà le risorse finanziarie necessarie per ricapitalizzare Autostrada Brescia-Padova, chiamata a realizzare un importante programma di investimenti. Gambari continuerà ad accompagnare il processo di crescita e di efficientamento di Serenissima positivamente intrapreso negli ultimi anni, come amministratore delegato della concessionaria». L'operazione è stata realizzata da Biis, l'unità di Intesa Sanpaolo guidata da Mario Ciaccia, che, secondo indiscrezioni, si è impegnata complessivamente per una cifra vicina ai 100 milioni. «Con questa operazione Intesa Sanpaolo - sottolineano da Ca' de Sass - diventa interlocutore privilegiato degli enti pubblici azionisti di maggioranza della concessionaria, con i quali condivide l'obiettivo di accompagnare e rafforzare la crescita in atto della società». Intesa Sanpaolo interviene, quindi, a sostegno dei soci pubblici: ambienti vicini all'operazione evidenziano che la banca non è interessata a incrementare la quota arrivando al controllo di Serenissima. «Per scrivere una storia importante nelle pagine dell'economia del territorio ci vuole tempo, specialmente quando parliamo di infrastrutture», sottolinea Ciaccia. «Oggi abbiamo definito un capitolo importante per favorire lo sviluppo in Serenissima che rappresenta un asse autostradale essenziale e strategico per il Nordest e che richiede la realizzazione di un importante piano di investimenti che ammonta a 3 miliardi. Abbiamo ancora un percorso da fare accanto agli enti pubblici per la crescita dell'economia che richiede mobilità e, quindi, infrastrutture adeguate. Siamo pronti a fare la nostra parte». (m.mar.)
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