Incidenti stradali,in Veneto 540 morti in un anno

Il consigliere Bottacin chiede il ritiro dal commercio di una vernice che neutralizzerebbe i dispositivi di rilievo dell'alta velocità. In Consiglio regionale una proposta di legge del Pd per potenziare il numero degli autovelox
VENEZIA. Cinquecentoquaranta morti in un anno, il 2005, e 24.000 feriti. E' il bilancio degli incidenti stradali in Veneto. Una spaventosa scia di sangue che ieri ha spinto il Partito democratico a presentare in consiglio regionale una proposta di legge affinché vengano messi a disposizione dei corpi di polizia municipale, 5 milioni di euro per potenziare le reti di controllo elettroniche della velocità degli autoveicoli. Non solo, sempre ieri il consigliere Diego Bottacin ha presentato un esposto contro la commercializzazione di uno spray pubblicizzato come anti-autovelox, chiedendone l'immediato ritiro dal mercato.


Secondo quanto pubblicizzato, «PhotoBlocker», spruzzato sulla targa dell'auto sarebbe in grado di neutralizzerebbe l'autovelox. Una sorta di vernice in bomboletta, in vendita a 39,50 euro con lo slogan «Costa meno di una multa. Viaggi più sicuro e salvi la patente», in decine di pezzi in un centro commerciale di Marcon. «E' un'incitazione a delinquere - sostiene Bottacin - per cui ho presentato una denuncia ai carabinieri di Favaro Veneto». Del resto la mancanza di una cultura della sicurezza è sulle strade di tutte le province: il triste primato degli incidenti spetta al Padovano, con 3.826 sinistri, seguito dal Veronese (3.462) e dal Trevigiano (3.290). Solo a Rovigo e Belluno gli incidenti nel 2005 non hanno superato quota mille. La provincia con la più alta mortalità è tuttavia Treviso: nella Marca sono stati ben 115 gli incidenti mortali, con 126 decessi e oltre 4.500 feriti. Indici di pericolosità che superano le medie nazionali: a Treviso infatti muoiono 2,7 persone ogni 100 lese in incidenti stradali; ma anche tutte le altre province venete superano il dato italiano che si ferma a 1,7 morti ogni 100 persone lese.


Il 31%dei conducenti deceduti aveva tra i 18 e i 20 anni. «Come dimostrano i risultati ottenuti in Regno Unito e Francia - spiega il primo firmatario della proposta Bottacin - l'aumento dei controlli sulla velocità e sul tasso alcolico dei guidatori riduce in maniera efficace il numero dei sinistri». Dal 1969 al 2005 sulle strade del territorio sono morte 39.348 persone, pari al numero degli gli abitanti di una cittadina di medie dimensioni come Schio o Conegliano. Nell'ultimo quinquennio il totale dei morti è stato di 3200 unità, con una spesa di 550-600 euro per abitante tra costi sociosanitari, mancata produzione e danni materiali. La proposta stabilisce che i Comuni, singoli o consorziati, facciano richiesta del finanziamento regionale per dotare i propri corpi di polizia municipale di ulteriori strumenti di controllo della velocità specificando i metodi di utilizzo, i criteri di scelta dei luoghi nei quali posizionarli (pericolosità delle strade, frequenza degli incidenti, particolarità dei percorsi), le modalità di investimento dei proventi delle sanzioni, nonché l'utilizzo degli agenti di polizia municipale che gli autovelox consentiranno di risparmiare.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso