Il remake di «Signore&Signori»

Primo ciak ieri a Burano, poi il set a Treviso. La regia del giovane Curreri, cameo della Gardini
VENEZIA. E' una sorta di remake del celeberrimo «Signore e Signori» di Pietro Germi - che metteva alla berlina, con una spietata satira di costume, la buona borghesia trevigiana - il film che si è iniziato a girare ieri a Burano e le cui riprese proseguiranno sino a domenica a Murano, per poi proseguire, dalla prossima settimana, a Treviso.

Si intitola «Settanta» e rivede la formula di Germi in chiave più sentimentale, quasi “mucciniana”, prendendo spunto da una storia vera che ha per protagonisti due avvocati, l'uno integerrimo e fedelissimo alla moglie, l'altro sciupafemmine e illustrandone vizi privati e pubbliche virtù.


E' una produzione tutta italiana - a basso costo - e il film è diretto dal giovane regista torinese Mauro Curreri - autore anche di soggetto e sceneggiatura - di cui tra poco uscirà sugli schermi «Gli eroi di Podrute», su una vicenda legata alle Missioni di pace europee nell'ex Jugoslavia all'inizio degli anni Novanta. Giovani anche gli interpreti, cone il modello trevigiano Igor Barbazza, uno dei “reduci” del Grande Fratello, nel ruolo del protagonista e il padovano Sandro Bovo in quello del legale viveur. Ma ci sarà anche un cameo di un'altra padovana come Elisabetta Gardini, in “vacanza” dai suoi impegni in Forza Italia. Ci saranno anche aspetti satirici, ma al centro della storia - ambientata a Treviso, ma con una parte di riprese tra Burano e Murano - sono i sentimenti. Il film dovrebbe essere pronto per la fine dell'anno, ed è prodotto per il cinema, non per la televisione. Ieri, come detto, il primo ciak, a Burano, nei pressi della piazza principale, con la scena di un grande pranzo. «Poi ci sposteremo a Murano - spiega ancora Murano - girando alcune scene anche all'interno di vetrerie».

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