Giulia Nicole Magro è Miss Veneto Terza la Miss Tribuna, Raissa

E' vicentina ed ha 17 anni la più bella della regione. Le lacrime di Raissa Campagnola, Miss Tribuna di Treviso, arrivata terza: andrà comunque alle pre-finali per ottenere il pass verso Salsomaggiore
Giulia Nicole Magro
Giulia Nicole Magro
JESOLO
. Ma quante lacrime, sopra il palco e sotto i coriandoli sparati come per una festa, e forse era meglio lanciare kleenex. E' passata l'una di notte in piazza Aurora a Jesolo, e dopo una serata di spettacolo a ritmo battente (danza, musica, cabaret, passerelle) è tempo di annunciare il nome della ragazza più bella, quella che andrà a rappresentare la nostra regione a Miss Italia.


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Piange Giulia Nicole Magro, vicentina di 17 anni, che appoggia sui capelli biondi la corona di Miss Veneto e subito le cade a terra (presagio non ottimo), ma è rapida a rimetterla lì dove deve stare. La sua è una sola lacrima, furtiva e luccicante, preziosa come collirio per far brillare gli occhi chiari; un gesto rapido della mano e via, la lacrima non c'è più.


Si dispera Raissa Campagnola, che è arrivata terza e non abbozza. Trevigiana, prima Miss Tribuna e poi Miss in Gambissime, andrà in prefinale ma voleva la corona e piange: «Fino a qui non arrivi senza credere di vincere, non ci vado alle prefinali, non ci voglio andare, non ci credo più». E tu, Carolina Bagordo, bella di Noale, già Miss Nuova Venezia e poi Miss Eleganza che alle prefinali ci andrai, almeno tu felice vero? Come no: si aprono i rubinetti e Carolina comincia il suo pianto: «Ma non per me - colpo di scena tra i singhiozzi - piango per Raissa, era giusto che vincesse lei». Meno male che sorride la padovana Francesca Marendon: è arrivata seconda, e non si dispera.


E' che sul web rimbalzavano voci da giorni, così come nei backstage, e davano Raissa per sicura. L'illusione, unita all'oggettiva bellezza, ha giocato un brutto scherzo: Miss Veneto è una soltanto. In un angolo del palco - che le vincitrici della serata non possono lasciare perché sono a disposizione per le foto ufficiali - nel frattempo si è formata una pozzanghera ai piedi di Diletta Simioni, vicentina: ha appena ricevuto la fascia di Miss Jesolo, Salsomaggiore l'aspetta e lei è sfigurata dalle lacrime. «Come faccio, adesso? Non posso avere ferie fino a novembre. Se vado a Salso perdo il lavoro, se vado al lavoro perdo Salso», e giù fiumi di lacrime. «Come faccio a dirlo al titolare?» si tormenta Diletta. Coraggio, ragazza mia: quando arrivi in ufficio lo avrà già saputo dai giornali.


Meno male che c'è Nicole Mazzoccato, bellunese: la più piccola in gara eredita la fascia di Miss Deborah ceduta dalla nuova Miss Veneto e con il suo fascino tascabile va a vivere un sogno, puntando tutto su due occhi blu da copertina. E se la ride. Giulia Frasson, di Noale, guarda le colleghe come se fossero marziani: lei a Salso ci va con un taglio da marine, figurarsi se si perde in lacrime. Accompagnata dall'applauso di una piazza gremita come mai, la pattuglia veneta va all'assalto del titolo di bellezza; la Miss Veneto dello scorso anno, la bellunese Letizia Bacchiet, ha lasciato senza fiato la platea di Jesolo quando si è presentata per cedere la corona. Ancora più bella di un anno fa, quando inspiegabilmente si piazzò terza alla finalissima per Miss Italia alle spalle dell'ingombrante Maria Perrusi e di una seconda classificata del genere che si dimentica, Letizia - tubino nero, collana e sandali bianchi, capelli raccolti - ha l'aria di una che potrebbe sposare un regnante se ce ne fosse ancora qualcuno di piacente in giro.


Dietro le quinte, le concorrenti rimaste senza titolo fanno fagotto: si lasciano alle spalle un'estate, chilometri di passerelle e una volta di sogni; una di loro - mamma mia! - anche una secca bestemmia cacciata fuori così, nel backstage, per un accessorio sbagliato. Di tutte queste creature «solari», «lunatiche», «sportive», «determinate», «gelose», «possessive» alla fine ha vinto quella che, se le chiedi com'è, ti sorprende: «Normalissima».

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