Filmava le segretarie in bagno, denunciato

Spiava e filmava le sue due segretarie, entrambe venticinquenni, quando andavano in bagno. Ma è stato scoperto e denunciato. Si tratta di un commercialista cinquantenne, titolare di uno studio ben avviato nell’hinterland di Treviso. Aveva installato in bagno una microcamera, nascosta in una stilografica, che registrava le immagini su una chiave «usb». Una delle segretarie, per caso, l’ha trovata, ha inserito nel computer la chiave e si è rivista sullo schermo mentre faceva pipì.
Il punto in cui era posizionata le minicamera
Il punto in cui era posizionata le minicamera
Filmava le impiegate e le clienti dello studio quando andavano in bagno. E’ stato scoperto da una di loro, insospettita per una strana penna piazzata sotto il lavandino e incastrata tra gli scatoloni. L’uomo, un commercialista trevigiano cinquantenne, è stato denunciato. Sposato, uno studio commercialista avviato con due segretarie, un giro di clienti benestanti. Una vita da insospettabile quella del professionista trevigiano che nascondeva un vizietto da voyeur.


Un vizietto che aveva appagato acquistando, per 70 euro, una telecamerina collegata ad una penna usb nascosta in una stilografica. Uno «spione» telematico che aveva messo la telecamera nel bagno dello studio, sotto il lavandino accanto ai servizi igenici, ad un’altezza inequivocabile. Con crudele realismo, la telecamerina riprendeva le visite in bagno delle dipendenti, entrambe venticinquenni, inconsapevoli di quanto aveva allestito il datore di lavoro alle loro spalle.


Le riprese sono andate avanti, finché quella grossa penna stilografica, non ha attirato l’attenzione di una delle due impiegate. Appena si è rivestita la ragazza, forse già insospettita per la posizione in cui si trovava la penna, l’ha aperta e quando ha visto che nascondeva una chiave usb è tornata alla scrivania e l’ha inserita nel computer. Tutto poteva immaginare, tranne che ritrovarsi davanti alle immagini, sue e delle colleghe, riprese nella loro intimità.


Non è stato difficile risalire all’autore delle «riprese» visto che il commercialista si è rivelato, oltre che un voyeur, anche un pasticcione. Quando ha installato la telecamera ha inavvertitamente acceso il tasto di avvio riprendendo sè stesso impegnato nella sistemazione della penna-spia. Dopo la scoperta le ragazze, infuriate, hanno denunciato il commercialista alla polizia. Nel giro di qualche giorno sono scattate le perquisizioni sia nello studio che nell’abitazione del professionista condotte dagli uomini della Squadra Mobile e della polizia postale, coordinati da Riccardo Tumminia.


Sequestrati i computer dell’uomo che ora saranno passati al setaccio dalla postale. Si cerca infatti di capire se il professionista aveva filmato altre donne, oppure, se era la sua prima volta. Denunciato, dovrà rispondere del reato di «interferenza illecita della vita privata». Rischia fino a quattro anni di carcere.

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