Diecimila firme contro Venezi alla Fenice, il ministro Giuli: «Profilo eccellente»
A lanciare la petizione contro il nuovo direttore musicale a Venezia, il musicologo Stefano Aresi: «Il teatro non è un palcoscenico per operazioni di natura non musicale». Il ministro difende la scelta: «Non farà rimpiangere i predecessori»

«Il Teatro La Fenice non è un palcoscenico per operazioni di natura non musicale, è una delle istituzioni operistiche più importanti del mondo. Merita una guida basata su esperienza reale, rispetto e credibilità professionale acclarata» per questo «chiediamo la revoca immediata della nomina di Beatrice Venezi come Direttore Musicale. L'avvio di un processo di selezione trasparente e basato sul merito, che coinvolga la comunità artistica e rispetti norme professionali di standard europeo. Una ricezione ufficiale della lettera aperta dell'orchestra e delle sue critiche, in quanto riflettono obiezioni professionali serie e documentabili».
Questo l'appello rivolto al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al sindaco di Venezia e presidente della Fondazione Teatro La Fenice, al Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro La Fenice e a Nicola Colabianchi, sovrintendente del Teatro La Fenice in una petizione su Change.org.
La petizione, lanciata da Stefano Aresi, musicologo e research fellow presso il Dipartimento di Musica della Norwegian University of Science and Technology, ha già superato le 10mila firme.
La posizione di Giuli
La risposta di Giuli non si è fatta attendere: «Mi piace chiamare le cose col loro nome e le persone con la qualifica che hanno. Beatrice Venezi è un'eccellente artista e direttore d'orchestra. Non farà rimpiangere i predecessori».
«Tenderei però a non enfatizzare l'elemento conflittuale - ha proseguito Giuli - e in questo è stato bravo e lungimirante il sovrintendente Colabianchi, che ha semplicemente ribadito la fiducia in Beatrice Venezi e si è messo a disposizione degli orchestrali, delle maestranze, di tutto il sistema Fenice per spiegare la bontà di una scelta che misureremo dal successo delle stagioni che arriveranno».
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