Fabiana, modella curvy e felice di Treviso: «Al body shaming rispondete con ironia»

E’ tra le dodici modelle oltre la taglia 42 più belle d’Italia ed è tra le protagoniste del calendario “Curvy woman 2023”. 

«Sono più interessata ai temi ecologici che alla body positivity»

Elena Grassi
Fabiana Saviano è nel calendario “Curvy woman 2023”
Fabiana Saviano è nel calendario “Curvy woman 2023”

Curve felliniane e occhi di ghiaccio, pelle tatuata e sex appeal. È una bellezza da calendario quella della modella di Roncade Fabiana Saviano, interprete del mese di agosto per il calendario “Curvy Woman 2023” dell’associazione Boteriane in the World, che combatte il body shaming.

È stata infatti selezionate tra le dodici più belle modelle curvy italiane, che hanno posato per il fotografo Ettore Tagliabue in location di lusso, come il Castello di Casiglio di Erba o il Multiset studio Bicocca di Milano.

Con una laurea in “Verde ornamentale e tutela del paesaggio” all’Università di Bologna e un master che sta frequentando alla Ca’ Foscari in “Amministrazione della fauna selvatica”, Fabiana Saviano, ventottenne, è un’agrotecnica prestata al mondo della moda.

Fabiana Saviano
Fabiana Saviano

Com’è arrivata alle passerelle?

«Per caso, leggendo un annuncio di casting a Milano per donne con taglie 44-54. Era inizio 2020, poco prima dello scoppio della pandemia, e io stavo cercando nuove ispirazioni. Fin da piccola ho sempre sofferto per i miei chili in più, anche se non ho mai subito bullismo, perché ero simpatica e amichevole. Questa poteva essere un’occasione di riscatto e così, grazie al provino, ho conosciuto Laura Panigatti, esperta di moda e presidente di Boteriane in the World, che mi ha coinvolta in vari progetti che valorizzano il fascino femminile».

Quali sono le caratteristiche di una modella curvy?

«Non ci sono definizioni precise, secondo me “curvy” è una donna che va dal normopeso al superamento della taglia 42 standard, senza sfociare però nella patologia, perché non è sano mostrare né il sottopeso né l’obesità».

Com’è stato posare per il calendario?

«Emergo da una fontana antica come fossi una venere, ma con un bustino sadomaso e gli occhiali a cuore da Lolita, trasfigurando in modo spiritoso e quasi burlesco queste icone legate all’immaginario della bellezza. Qualsiasi ragazza normalissima può tirare fuori il suo lato sexy e intrigante: questo è il messaggio».

Cosa pensa del body shaming?

«È un argomento importante ma bisogna prenderlo con ironia: se si risponde con la stessa pesantezza non è più finita. Io non ho mai risposto a nessun commento cattivo su di me, perché quella contro il body shaming non l’ho mai vista come una battaglia da portare avanti con lunghe e noiose argomentazioni. Il calendario mostra ragazze che stanno bene e sono ironiche: questa è la risposta più intelligente che si possa dare».

Lei è sui social?

«Sì ci sono, sia su Facebook sia su Instagram, ma con degli pseudonimi, perché voglio usare i social come privata cittadina e non come modella, non mi appassiona promuovere la “body positivity” come molte altre stanno facendo con ardore e impegno. Io sono più interessata a sensibilizzare le persone sui temi ecologici, e fuori dai media: questa è la mia battaglia, che sento urgente nella contemporaneità».

Qual è lo scopo?

«Quello che è anche il mio sogno: fare una vita il più possibile a contatto con la natura, ritornando alla semplicità, e rinunciando al progresso a tutti i costi. Se questo fosse un desiderio condiviso da tutti, potremmo resistere alla catastrofe ambientale a cui stiamo andando incontro».

Progetti per il futuro?

«Sto per diventare mamma di una bambina che nascerà a maggio. E pensare che il mio compagno, quando ci siamo incontrati, mi criticava per i servizi di moda, non apprezzando il fisico giunonico, ma poi, conoscendoci, anche l’idea di bellezza ha preso un’altra forma, quella dell’amore».

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