Emergency fa litigare Zaia e Coletto in giunta
L’assessore ferma una delibera, ira del governatore: scontro in casa Lega

VENEZIA.
Emergency finisce al centro dei conflitti anche nella pacifica Venezia. Ieri, in Giunta, l'ong fondata da Gino Strada è stata protagonista - involontaria - di uno scontro tutto leghista tra il presidente Zaia e l'assessore Coletto. Sul tavolo, la formalizzazione della collaborazione con l'organizzazione che offre assistenza sanitaria a migranti e indigenti nel poliambulatorio di Marghera. Tuttavia, al momento del voto, è stato lo stesso assessore alla Sanità a fermare la delibera, addirittura stupito di trovarsela tra le mani. Irremovibile malgrado le insistenze di Zaia - probabilmente desideroso di tutto meno che di rischiare una polemica mediatica sull'assistenza ai profughi - che ha rimproverato Coletto per aver iscritto inutilmente il provvedimento.
Da qui il battibecco, con l'assessore leghista fermo sulle sue posizioni, a partire dalla difesa di maggiori garanzie economiche, rigore e coordinamento «Serve un passaggio con il Ministero: visto che di queste problematiche non se ne fa carico l'Europa, non vorrei che finisse per non farsene carico nessuno». A cascata, Coletto si è infastidito a sua volta con i suoi uffici per l'inserimento, del tutto arbitrario, all'ordine del giorno della delibera: si dice un messaggio neppure troppo criptato per il segretario Mantoan, la cui «esuberanza» irriterebbe l'assessore veronese.
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